Sembra essere iniziata la campagna acquisti della Lega anche al Comune di Palermo. La discesa in campo del commissario del partito di Matteo Salvini, il varesotto Stefano Candiani, che nei giorni scorsi ha incontrato militanti e vertici del partito a Palermo, è la prova del nove. E proprio al neo eletto deputato leghista, il siciliano Alessandro Pagano, abbiamo chiesto quanto di vero ci sia su questi presunti, futuri passaggi.

“Intanto voglio dire che a Sala delle Lapidi, non abbiamo alcun consigliere comunale eletto sotto la bandiera della Lega, ma non possiamo negare che in atto esistono diversi contatti tra alcuni consiglieri che potrebbero passare con noi”. Quindi le manovre per la formazione di un gruppo consiliare in salsa leghista non è più fantapolitica. Una strategia che potrebbe, in qualche modo, essere il primo passo per un accordo politico, ad esempio, con il M5S cittadino, in un’ottica di opposizione ad Orlando.

Ed è proprio Ugo Forello, già candidato Sindaco pentastellato alla poltrona di primo cittadino, a parlare chiaro a BloggandoSicilia. “Al momento non esiste alcun accordo politico locale che prevede un’alleanza con la Lega o con altri partiti. E, quindi, lo escludiamo categoricamente. In futuro chissà”. Ma sono queste ultime parole la piccola breccia lasciata aperta dai pentastellati che, di fatto, non escludono, così, una possibile futura alleanza.

In un quadro frastagliatissimo e tutto in divenire sia a livello nazionale che locale, Forello ha anche, ribadito “la netta impossibilità di sovrapposizione dei due piani politici. Noi siamo opposizione a questa amministrazione comunale e cosa diversa è il governo nazionale. Qui a Palermo noi non faremo mai e dico mai accordi con Orlando”.

Come dire che al momento i cinquestelle stanno iniziando una “strenua” opposizione a Orlando, in attesa che dopo le “acque agitate” a livello nazionale e in una diversa “geografia” politica del consiglio comunale, ci possano essere le condizioni per individuare un’intesa con le forze di opposizione. E l’interlocutore privilegiato potrebbe essere il futuro gruppo consiliare leghista. Un modo per utilizzare questa “forza” come elemento di pressione nei confronti del “professore” che, a dire dello stesso Forello, “sui conti reali del Comune è totalmente reticente”.

E il primo atto forte del M5s a Palazzo delle Aquile, è stato proprio quello, nei giorni scorsi, di un esposto presentato alla Procura della Repubblica, per un contenzioso che graverebbe sul Comune per oltre 30 milioni di euro. Possiamo tranquillamente dire che la campagna elettorale è appena “ricominciata”. E a questo punto immaginare con certezza che la consiliatura arrivi alla scadenza naturale del 2022 , è davvero una “chimera”.