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Una lettera ai dipendenti Amat per dire che soldi per gli stipendi non ce ne sono. L’ha inviata l’ex presidente dell’azienda di via Roccazzo, Antonio Gristina. Dunque, per la fine del mese i lavoratori non potranno ricevere lo stipendio, e nella missiva si legge chiaramente che “in attesa dell’erogazione delle somme, è necessario assicurare il regolare svolgimento di tutte le attività aziendali”. Come dire: l’ordine è lavorare gratis!

E su questa vicenda interviene la consigliera comunale Sabrina Figuccia (Udc): “Mentre i palermitani sono costretti alle fermate ad attese eterne sotto il caldo prima di poter prendere il bus, il sindaco Orlando cosa fa? Gioca con le figurine dei candidati a presidenti con l’unico scopo di accontentare un pò i partiti di “destra” e un pò quelli di sinistra, per cercare di tenere a galla la sua maggioranza”. 

“La sensazione – continua la Figuccia – è quella che prima di competenza e professionalità vengono sempre fedeltà e appartenenza ad una parte politica e a farne le spese sono però sempre cittadini e lavoratori. Insomma, a Palazzo delle Aquile va in scena la solita divisione delle poltrone, mentre quasi tutte le aziende comunali sono piene di debiti e i palermitani costretti a fare i conti con servizi inefficienti di una delle principali città europee”.

Una situazione  sempre più complicata, quella delle aziende, sia a livello politico che di tenuta finanziaria, anche se il sindaco Orlando, ne  abbiamo parlato su BloggandoSicilia, aveva rassicurato in consiglio comunale, parlando di “conti messi in sicurezza”. 

Adesso però la patata bollente passerà al nuovo presidente dell’Amat, essendo ormai Gristina un dimissionario, che dai giochi ad incastro dovrebbe essere in quota “Sicilia Futura” e più precisamente al nome di Domenico Macchiarella, ex consigliere di circoscrizione e vicinissimo al deputato regionale Edy Tamajo. Quindi non resta che aspettare questa new entry e sperare, nell’attesa, che i soldi per gli stipendi non siano come le lettere ordinarie: talvolta mai pervenute.

E’ caos sul versante stabilizzazione dei dipendenti comunali a tempo determinato e dei precari in servizio al Comune di Palermo. A denunciare lo stallo è la consigliera comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia, che parla anche del caso delle indennità  corrisposte negli ultimi anni e che, adesso, l’Amministrazione vorrebbe restituite e quelle dovute ai vigili urbani non riconosciute negli ultimi anni. 

Di ciò si doveva discutere durante la conferenza dei capigruppo, alla quale erano stati invitati anche l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile e il ragioniere generale, Paolo Basile, che hanno “dato forfait senza uno straccio di giustificazione – aggiunge la Figuccia -. L’unico rappresentante dell’Amministrazione presente era l’assessore al Personale, Gaspare Nicotri che, per sua stessa ammissione, viaggia da solo e a fari spenti, lasciando nell’incertezza, ma soprattutto nel panico, centinaia di dipendenti comunali, che non hanno sanno cosa sarà del proprio futuro, messo in discussione dal più recente orientamento della Ragioneria generale dello Stato”.

“Gentile e Basile continuano a snobbare il consiglio comunale. L’ennesima occasione persa per colpa di chi dovrebbe fare salti mortali per assicurare centinaia di famiglie palermitane, ma soprattutto garantire servizi essenziali a tutti i palermitani, come quelli svolti dai vigili urbani, dagli operatori scolastici o da chi lavora negli impianti sportivi”.

E alla fine la stoccata contro il sindaco Orlando che, a dire della consigliera Udc, “preferisce partecipare all’ennesima passerella all’estero, invece di garantire i servizi a tutta la città, alle prese con mille croniche emergenze”.

 

“Un vero e proprio colabrodo, senza che nessuno muova un dito. Occupazioni abusive, lavori di ristrutturazioni mai iniziati o collaudi mai fatti. E il Comune, finora, cosa ha fatto? Praticamente nulla. E’ stata adottata la politica del vivi e lascia perdere, quella di non decidere e sperare che tutto vada bene”. Una denuncia durissima quella dei consiglieri comunali Sabrina Figuccia (Udc) e Claudio Volante (I Coraggiosi), sullo stato del patrimonio immobiliare scolastico come loro stessi affermano “sia stato certificato dall’assessorato comunale di via Notarbartolo”.

E continuano parlando di numeri. “A Palermo, lo mette nero su bianco il Comune, ci sono ben 26 scuole inutilizzabili perché occupate abusivamente oppure in attesa di ristrutturazione. Tutto questo mentre ci sono decine di bambini costretti a fare lezione in strada perché i tetti delle proprie aule rischiano di crollare da un momento all’altro”.

Anzi, sembrerebbe che sia stato dato un generico incarico alla polizia municipale, ma finora gli effetti sono stati praticamente nulli. Perché? Si possono prefigurare gli estremi dell’omissione d’atti ufficio?

E sulla questione Figuccia e Volante hanno presentato un’interrogazione ad Orlando: “chiediamo quando finalmente il Comune riprenderà possesso dei suoi beni e quando questi immobili saranno a disposizione degli alunni, così da evitare di studiare in mezzo ad una strada. I nostri bambini attendono risposte certe, che finora purtroppo sono mancate”.

“Oggi è avvenuta una nuova aggressione da parte di un uomo di origini straniere, che questa volta ha preso di mira uno dei mezzi dei vigili senza un apparente motivo. Bisogna far capire in modo chiaro a chi si permette di mettere le mani addosso ai nostri agenti, come accaduto nello scorso fine settimana ad un uomo della Polizia municipale di Palermo, solo per aver preteso il rispetto delle regole nel cuore della nostra città a Piazza Rivoluzione, che, come ha affermato lo stesso ministro, è finito il tempo del liberi tutti”.

E’ Sabrina Figuccia, consigliera comunale dellUdc, ma da un pò di tempo vicina alle posizioni politiche della Lega, ad intervenire sull’ennesima aggressione consumata a danno di un mezzo della Polizia municipale di Palermo.

La consigliera comunale esprime solidarietà all’intero Corpo dei vigili urbani, dopo  “la vile aggressione a uno dei nostri uomini in divisa della Polizia Municipale e a tutti coloro che ogni giorno tutelano la nostra sicurezza. E voglio, anche, lanciare un appello al Ministro degli Interno, Matteo Salvini: Occorre una vera riforma che non faccia più sentire soli tutti quegli uomini e quelle donne che ogni giorno rischiano la propria vita per difenderci, cercando di garantire la nostra sicurezza”. 

“A questi uominiaggiunge la Figucciavanno riconosciuti diritti sacrosanti che purtroppo ancora vengono calpestati e a volte non riconosciuti persino dalla stessa amministrazione comunale, come nel caso dell’indennità di pubblica sicurezza, di cui da troppo tempo si discute senza trovare una soluzione concreta. Come possiamo pretendere il rispetto dei cittadini se il Comune, in primis, non fornisce gli strumenti affinché questi uomini e queste donne possano svolgere più serenamente il proprio lavoro?

E attacca ancora il sindaco Orlando. “Questo il quesito da cui partire per avere città più sicure, al netto di facili proclami, di cui il Sindaco é fin troppo esperto. Mi auguro che anche Palermo si allinei al programma del governo nazionale e sono certa il Ministro degli Interno saprà bacchettare, laddove necessario, anche l’amministrazione Orlando che sembra non tutelare abbastanza i nostri migliori uomini e donne in divisa”.

Le reazioni.

Igor Gelarda, consigliere comunale M5S

“Massima solidarietà agli uomini della Polizia municipale che, ancora una volta, hanno subito un aggressione, in questo caso da un cittadino rumeno. Privi di mezzi e sotto organico, con una età media di oltre 50 anni e un’amministrazione comunale che non li ha mai tutelati in maniera adeguata, basti pensare che è in debito di svariati milioni di euro nei loro confronti. Lo afferma il consigliere comunale, Igor Gelarda (M5S).Faremo pressione affinché il nuovo governo istituisca un’anagrafe della Polizia municipale nazionale e che li doti di quegli strumenti per poter svolgere in sicurezza e al meglio la loro attività di polizia giudiziaria. E al Sindaco di Palermo dico che la Polizia municipale non è solo uno strumento per fare cassa, ma anche un importante mezzo per tutelare le nostre strade e i cittadini”.

Su 85 automezzi che dovrebbero garantire il servizio di raccolta differenziata, 41 sono risultati in avaria come dall’elenco che siamo riusciti ad avere e che potete leggere in basso. Dunque, il 50 per cento dei mezzi è praticamente fermo in officina e da quanto abbiamo appreso gli operai restano in rimessa a non fare niente.

La Rap, dunque, oltre all’emergenza che riguarda le casse dell’azienda, vive quella relativa al parco mezzi che, come potete vedere, non gode di buona salute.

“Durante il turno notturno, quasi la metà degli automezzi che escono dal deposito di Partanna Mondello è costretta a rientrare in sede perché si guasta. Una situazione non più tollerabile, che rischia di provocare disagi ancora maggiori per i palermitani, da troppo tempo costretti a fare i conti pure con un servizio di raccolta davvero pessimo”. A dirlo è la consigliera comunale, Sabrina Figuccia (Udc).

E lei stessa lancia l’allarme anche su ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni a Palermo. “Il concreto pericolo che la tanto decantata raccolta differenziata diventi l’ennesima pagina del libro dei sogni del sindaco Orlando, ma soprattutto che nelle prossime settimane le strade e piazze palermitani tornino a trasformarsi in mega discariche a cielo aperto”.

Una dura denuncia alla quale non si riescono a dare delle risposte, ma con una domanda ricorrente che la Figuccia pone: “Perché tutto questo? Perché automezzi anche nuovi si guastano con una frequenza davvero singolare? Misteri palermitani, ma nel fondo resta una domanda: cui prodest?”.

A questo punto non possiamo che attendere “fiduciosi” che il sindaco Orlando ci “illumini d’immenso”, prima che Palermo si riempia nuovamente di rifiuti, non che non lo sia adesso…ma come si dice, al peggio non c’è mai fine.

 

Il Comune di Palermo, ad oggi sarebbe un illustre sconosciuto per la Regione siciliana, non avendo mai richiesto le somme che, attraverso il “fondo precari”, previsto dalla legge regionale 27/2016, potrebbero consentire la procedura di stabilizzazione di una parte dei precari che lavorano presso l’amministrazione comunale, ancora oggi con contratti a tempo determinato. Si tratterebbe di 53 precari, tra amministrativi, assistenti sociali, esperti contabili, progettisti, agronomi e architetti.

Questa mattina, infatti, si è svolta una riunione, all’assessorato regionale per le autonomie locali proprio sul tema dei precari, al quale ha anche preso parte l’assessore comunale al personale, Gaspare Nicotri e la consigliera comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia, insieme ai componenti della settima commissione consiliare.

E la stessa Figuccia, considerando una “buonissima notizia quella sulla stabilizzazione”, ha posto un dilemma: “non posso nascondere le mia perplessità su quanto emerso durante l’incontro, che seppur estremamente positivo riguardo alle prospettive per il futuro, ha fatto emergere una dura verità. Nonostante la circolare n. 10 del 2017 che definisce le modalità attuative per la richiesta delle somme previste per i comuni dall’apposito fondo, il Comune di Palermo, non avrebbe mai richiesto le somme in questione alla Regione”.

Dunque, una “dimenticanza” che potrebbe costare cara ai precari che, ad oggi, non rientrerebbero nel percorso di stabilizzazione perchè il Comune, come detto in precedenza, non avrebbe chiesto le somme a Palazzo d’Orleans.

E su questa vicenda abbiamo registrato anche la posizione di Daniele Galici, Rsu al Comune di Palermo e dirigente sindacale Ugl che parla di “inaccettabile l’incapacità che ogni giorno viene testimoniata da questa amministrazione, capace solo di fare proclami senza alcun contenuto ed è fonte di grande amarezza scoprire che mentre i dipendenti del comune aspettano da anni la stabilizzazione, nessuno abbia mai fatto richiesta alla Regione delle somme spettanti”.

A questo punto speriamo che, in qualche modo, si possa superare l’ostacolo con un escamotage tecnico. Resta, comunque, l’amaro in bocca per una vicenda sulla quale nessuna distrazione può essere mai giustificata. Il sindaco Orlando faccia al più presto “luce” su questa gravissima “dimenticanza”.

Dei quasi 30 milioni destinati ai servizi per strada dei vigili urbani di Palermo, ne avevamo parlato proprio su BloggandoSicilia, non c’è ancora traccia.  A quanto pare il capo di gabinetto del sindaco Orlando, come confermato dalla consigliera comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia“avrebbe chiaramente ammesso che anche per il 2017 il Comune non ritiene che ci saranno gli elementi per erogare le somme previste”. Siamo alla “seconda puntata” di quella che sta diventando una “situation commedy”.

“Quindi se da una parte l’avvocatura del Comune ha voluto legittimamente mantenere l’assoluto riserbo sulla propria strategia difensiva, in merito alla vertenza che alcuni lavoratori hanno ritenuto di voler avviare – dice la consigliera Figuccia – i massimi vertici dell’amministrazione comunale dicono altra cosa”.

“A queste somme – continua l’esponente dell’Udc a Sala delle Lapidi – dovremo aggiungere anche il 2016 con altri 9 milioni di euro. Un vero e proprio caos per il quale occorre individuare responsabilità per il passato e soluzioni concrete per il futuro”.

E interviene, anche, il sindacato Ugl che, attraverso il proprio responsabile, Daniele Galici, parla di un esposto che verrà presentato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. “Abbiamo già predisposto un atto che ci aiuti ad accertare l’eventuale presenza di condotte che possano essere contrarie alla legge, valutando profili di illiceità penale o contabile e nel caso individuando i possibili soggetti responsabili”.

La vicenda, quindi, si complica e rischia di vedere il Comune soccombere per una cifra che, come abbiamo detto, si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro. Tutto questo, in una condizione di precarietà finanziaria delle casse di Palazzo delle Aquile. E proprio in questi giorni si era parlato di “fallimento del Comune” e di richiesta di predissesto”. Allarmismo tattico dell’opposizione o reale pericolo? Non ci resta che aspettare la terza puntata.

Sembra essersi impantanato nelle sabbie mobili del consiglio comunale, il nuovo regolamento per la concessione del suolo pubblico e dei dehors.  “Si sta soltanto danneggiando l’economia della città. E’ inutile aspettare ancora. Il regolamento deve essere approvato subito”. E’ quanto denuncia la consigliera comunale, Sabrina Figuccia (Udc).

“E’ da mesi che lavoriamo in commissione, per stilare un atto che dia finalmente certezze ai tanti commercianti e operatori economici del settore. Non è più tollerabile che si continui, a Sala delle Lapidi, a fare melina, magari con lo scopo, chissà perché, di prorogare il vecchio regolamento, nonostante il nuovo testo sia pronto. Una regolamentazione più chiara e funzionale sui dehors, infatti, e sulla concessione del suolo pubblico favorisce tutti: lavoro, turismo e sviluppo della città”.

In commissione consiliare, intanto, sono stati esaminati gli emendamenti dell’Amministrazione, che sono stati discussi con i rappresentanti di categoria, tenendo conto anche delle richieste fatte dai cittadini.

“Proveremo a chiudere nel più breve tempo possibile – ha detto, infine, la consigliera Figuccia – evitando il rischio di fare figli e figliastri, come accade adesso. E’ arrivato il tempo delle decisioni, quello dell’attesa è ormai scaduto”.

Ne avevamo già parlato qui a BloggandoSicilia, ma adesso la vicenda dei 20 milioni destinati  ai servizi per strada dei vigili urbani di Palermo, si infittisce sempre più. Erano stati i consiglieri Sabrina Figuccia (Udc) e Igor Gelarda (M5s) a denunciare il fatto e ieri in consiglio comunale, dopo un lungo dibattito, il mistero non è stato risolto. Praticamente questi soldi sarebbero spariti e non ve ne è traccia. Come volatilizzati. Dove sono finiti?

Somme, dunque, che la polizia municipale doveva ricevere, ma mai arrivate realmente nelle loro tasche. E perché e in quali tasche siano arrivate è davvero un arcano, perché tra i documenti ufficiali (che alleghiamo qui sotto-cliccare per ingrandire) con “stranissimi asterischi a penna, anomale restituzioni di proposte di consiglio comunale, palesi differenze di importi – come afferma la consigliera Figuccia – non si è ancora giunti ad una reale soluzione”.

E anche il Ragioniere generale Paolo Basile, nel suo intervento in aula, ha definito tali procedure improprie e fantasiose. Una posizione, che fa capire come la confusione sia totale e se si leggono i documenti si capisce perfettamente che questi soldi sono inesistenti sia nel bilancio 2016 che in quello di previsione. Cancellati, ma non si sa dove “dirottati”.

Sono servite a niente le sedute di commissione, gli incontri, i tavoli tecnici e le task force, durante le quali è stato discusso il tema del cosiddetto fondo perequativo comunale, perchè non si è riusciti ad arrivare a capire cosa sia successo. “E questa amministrazione – ha aggiunto l’esponente dell’Udc a Sala delle Lapidi – troppo spesso nasconde i propri errori dietro improvvisati paraventi e temo proprio che presto tutti i nodi verranno al pettine”.

Critico anche il consigliere pentastellato Igor Gelarda: Abbiamo due esigenze in questo momento. Da un lato far ripartire il pagamento delle somme per il presente e per il futuro, e dall’altro sapere che fine abbiano fatto quelle passate. Siamo intenzionati ad andare fino in fondo, anche con un esposto in procura, per capire che valore abbiano queste certificazioni prodotte dal Comune, in considerazione che negli ultimi quattro anni nessuna somma è stata destinata agli uomini della polizia municipale. Vogliamo che la municipale torni un fiore all’occhiello della nostra città, garantendo la sicurezza dei cittadini e diventando polizia di prossimità”.

Questi 20 milioni “fantasma” rischiano di aggiungersi ai tantissimi problemi che il Comune non riesce più a governare, e a quello non meno vergognoso dei rifiuti che in questi giorni sta di fatto, e senza eufemismi o giri di parole, violentando la città.