“La chiusura dovrebbe essere l’estrema soluzione quando non ci sono altre possibilità, ma soprattutto quando si è tentato tutto quello che era possibile fare, cosa che questa amministrazione comunale non ha fatto”.

E’ la dura presa di posizione del consigliere comunale pentastellato, Igor Gelarda, e componente della commissione consiliare alle attività produttive. La vicenda, quella relativa alla chiusura, come confermato dall’ordinanza, del mercato ortofrutticolo il 28, 29 e 30 giugno. Il Comune, infatti, in una nota di una settimana fa aveva comunicato che la chiusura del mercato , “si è resa necessaria per affrontare alcune inadeguatezze igienico sanitarie e garantire che gli interventi sanitari siano svolti senza rischio di contaminazione per i prodotti ortofrutticoli”.

E proprio, stamattina, si è svolta una riunione della commissione, presieduta dal Presidente Ottavio Zacco e alla quale hanno anche preso parte i componenti e il vice sindaco Marino. Presenti anche una cinquantina di operatori della struttura.

“Secondo voi è tollerabile la mancanza degli operatori addetti all’apertura dei bagni di notteaggiunge Gelarda compito che spetterebbe al Comune, costringendo, invece, i lavoratori del mercato a non poterli utilizzare perchè chiusi da mezzanotte fino alle cinque di mattina? Per non parlare della pulizia dei 18mila metri quadri di mercato che vedono impegnati soltanto due operatori forniti dall’amministrazione comunale? Oppure è colpa dei mercatari se, da 15 anni, il regolamento non viene approvato nonostante siano state le stesse associazioni di categoria a fornirne una bozza?”.

“E poi ancora – dice Gelarda – mi chiedo a cosa serva veramente la chiusura di tre giorni, quando ci sono problemi strutturali che questa amministrazione comunale non ha mai saputo e voluto affrontare, basti pensare che il mercato è privo di fognature e il progetto non è mai stato inserito nel Piano Triennale delle opere pubbliche”.

Problemi – ha concluso l’esponente dei cinquestelle – che hanno ben altri tempi per essere risolti in tre giorni . Ancora una volta pagano i cittadini palermitani e la classe dei lavoratori per le responsabilità di un’amministrazione comunale incapace di svolgere il proprio dovere”.

 

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