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Questi non sono altro che  dei “Mandrake” della politica. Hanno fatto promesse da far tremare i polsi, voglio vedere come se la caveranno con la flat tax, con la Fornero, con l’immigrazione, con il reddito di cittadinanza e con tutti gli impegni che hanno preso”. Con un post su FB, Davide Faraone, uomo di punta del Pd siciliano e renziano di ferro prende una posizione netta sull’accordo di governo Salvini-Di Maio.

“Il governo che nascerà, sarà un governo lontano anni luce da noi. Si è aperta questa discussione sulla “felicità” del Pd – ricordate la canzone di Albano e Romina? – per la sua scelta di stare all’opposizione che è assurda. Nessuna felicità, chi si candida alle elezioni lo fa per vincere, soprattutto se è stato al governo. Certo, siamo un “partito governo”, ma è cosa assai diversa dall’essere un “partito sempre al governo”. 

E continua la sua analisi critica sul risultato elettorale. “Gli elettori hanno premiato il M5S e la Lega, purtroppo dico io, ma gli elettori questo hanno deciso e quella volontà va rispettata. Perché quando gli italiani ti mandano all’opposizione, devi accettare questo ruolo e svolgerlo con serietà e determinazione. Nel merito ma senza sconti, soprattutto quando pensi che un governo degli irresponsabili possa fare danno all’Italia e agli italiani”.

Intanto dal versante interno della minoranza del partito democratico, interviene Antonio Rubino dei partigianidem: “Mentre Faraone studia mitologia e ara campi, io mi auguro che il 19 maggio il pd imbocchi la strada giusta per tornare ad essere punto di riferimento dei riformisti di questo Paese a cominciare dai tanti elettori che hanno dato fiducia ai grillini e che oggi si ritrovano al governo con Salvini”.

Per quella data, infatti, si svolgerà l’assemblea nazionale del Pd e, con molta probabilità Renzi annuncerà, come ha già fatto a ‘Di martedì’ su La7, la candidatura di Gentiloni a premier, sempre che il governo nascente non serri le fila e chiuda il cerchio, facendo decadere il già improbabile ritorno, a breve, alle urne.

 

 

Poveri, sì. Mafiosi e ignoranti, no. Michaela Biancofiore, la parlamentare bolzanina (ma di origini meridionali) di Forza Italia “sputtanata” per le sue parole a L’Aria che tira, su La 7 (“le elezioni in estate favorirebbero il Movimento 5 stelle, che ha fatto il pieno di voti al Sud, dove sono troppo poveri per andare in vacanza e potrebbero andare alle urne anche col solleone”, il senso delle sue parole), paladina degli italiani del Sud? Sembra di sì e per dimostrarlo, la bionda forzista ha postato un divertente video di uno scontro, in una trasmissione de La 7 condotta da Cristina Parodi, con l’inglese John Peter Sloane che definì gli abitanti di alcune regioni meridionali “meno istruiti” rispetto a quelli del nord. Altri tempi, era il 2012. Quanto era infervorata la Biancofiore nel difendere noi del sud: “Ma come si permette a definire siciliani e lucani mafiosi e ignoranti?” Urlava al perfido britannico famoso per i suoi corsi di inglese e l’accento alla Stanlio e Ollio.

Mafiosi, no. E nemmeno ignoranti. Poveri sì. E mica lo dice lei, la Biancofiore. No, lo dice l’Istat. In un report del 30 ottobre del 2017 sui flussi turistici del 2016. Che, però, tutto dice, tranne che i meridionali non vadano in vacanza perché senza i soldi necessari. Biancofiore pataccara, quindi? No, almeno secondo lei, il pataccaro è il grillino Sibilia che ha diffuso sui social il video della forzista che insiste: “Come abbiamo potuto osservare tutti il 4 marzo, il Movimento ha vinto al Sud piuttosto che al Nord perché ha saputo fare propaganda col reddito di cittadinanza facendo leva proprio sulla povertà e sulla mancanza di lavoro, ingenerando speranza . E’ vero che i residenti, spesso, avendo a loro disposizione luoghi unici e mare caraibico, spendono le vacanze nei luoghi dove vivono tutto l’anno piuttosto che andare altrove ma è altrettanto vero, dati ISTAT alla mano che la povertà al Sud impedisce spesso gli spostamenti turistici . Va da se che è più facile per chi è stanziale e -più probabile , recarsi alle urne rispetto agli italiani residenti al Nord .
Mi preme ricordare a tutti che i miei genitori sono nati in Puglia, per poi emigrare al Nord per motivi di lavoro e per un futuro migliore come migliaia di meridionali. Purtroppo da sempre il Sud riversa in condizioni di povertà rispetto al Nord, motivo per il quale tutte le forze politiche dovrebbero impegnarsi nella ricerca di una soluzione a questo momento di stallo istituzionale”.

“Continuo a pensare che abbiamo fatto bene a non cedere alle lusinghe dei grillini. Faranno il governo con la Lega? Auguri! A noi spetta il compito di fare l’opposizione”. Entra nel dibattito della formazione del nuovo governo, che ormai sembra cosa fatta tra la Lega e i cinquestelle, Antonio Rubino, esponente dei Partigianidem e ala di minoranza del partito democratico in Sicilia.

“Non capisco i tanti esponenti del mio partito che gridano allo scandalo sull’accordo Salvini-Di Maio dopo aver detto per mesi, giustamente, che tocca a loro. L’unico vero elemento di contraddizione emerge per il M5S, che ha legato le sue sorti al permesso di Berlusconi. In ogni caso adesso governino e noi lavoriamo a ricostruire il Pd ed una proposta politica per il Paese”.

La Smart del capogruppo del Movimento 5 stelle a Sala delle Lapidi ed ex candidato a sindaco Ugo Forello pizzicata in più di un’occasione in zona rimozione. Ma, secondo i grillini, è un complotto contro le denunce del movimento. L’episodio è stato segnalato in via Genova, nei pressi di via Roma e di Palazzo delle Aquile.

Secondo il Giornale di Sicilia “l’auto del consigliere grillino, che di solito si muove in bicicletta, espone sul cruscotto il
pass rilasciato dal Comune, sul quale c’è scritto che i consiglieri con il tagliando «sono autorizzati al transito nelle corsie di riservate e la sosta è prevista anche davanti agli uffici comunali e nelle zone a tariffazione oraria esclusivamente per motivi di servizio legati alla carica istituzionale». Il pass, però, non è bastato a Forello per evitare
una multa, dato che la vettura, intestata alla società di cui è socio di maggioranza, è stata posteggiata all’interno delle strisce gialle con divieto di sosta e rimozione forzata 24 ore su 24 in una zona di pertinenza del commissariato di polizia Oreto.

Lo staff di comunicazione del Movimento 5 stelle non ci sta, definisce “l’episodio eccezionale” ma grida allo scandalo per una presunta ritorsione comunale. “In relazione alle foto della Smart – scrivono dall’ufficio stampa di Forello – è davvero singolare che il giorno in cui il Movimento 5 stelle chiede il pre-dissesto finanziario del Comune per lo stato disastroso dei bilanci, qualche “amico del sindaco” provi ad attaccare il consigliere su un episodio così assurdo e  comunque eccezionale, anche in considerazione del fatto che è cosa nota che il principale mezzo di locomozione
del consigliere Forello sia la bicicletta”. Verità o scuse risibili per una semplice infrazione? Ai lettori le considerazioni.

Intanto, però, arriva una buona notizia per gli imputati nel processo alle firme false per le Comunali del 2012 in cui sono coinvolti 14 ex deputati grllini, attivisti e un cancelliere del Tribunale. Il giudizio, infatti, potrebbe fermarsi e concludersi con un nulla di fatto causa prescrizione.

“La prescrizione – scrive Riccardo Arena del Gds – decorrerà a ottobre 2019 o poco più avanti, ma il processo per le firme false a sostegno della lista del M5S, presentata alle elezioni amministrative di Palermo del 2012, rischia di dovere ripartire da zero: cambia il giudice e se uno solo dei 14 imputati negherà il consenso alla «rinnovazione degli atti» si dovrà ripetere tutto quello che era già stato fatto, dal 2 novembre scorso a ora; risentire i «verbalizzanti », i testimoni, i consulenti. Cosa che inevitabilmente allungherebbe i tempi del giudizio e metterebbe in serio pericolo la definizione nel merito del dibattimento di primo grado”.