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“Eliminare l’effetto ‘trascinamento’ del voto dalle liste al Presidente collegato e introdurre, invece, l’espressione diretta del voto per il candidato presidente, barrandone il nome sulla scheda”.

E’ Claudio Fava, deputato regionale del Movimento #CentoPassi, ad intervenire sull’attuale legge elettorale per l’elezione del Presidente della Regione e dell’Ars, che si è “dimostrata inadeguata e ferma ad un quadro politico che non esiste più”. Inoltre, contiene numerose storture che alterano la volontà popolare e non garantisce, come avviene nei comuni dell’isola, reali possibilità di accesso alle donne nelle istituzioni”. Fava ha, anche, annunciato la presentazione di un disegno di legge che modifica sostanzialmente l’attuale normativa.

La bozza della sua proposta prevede l‘abolizione del cosiddetto listino e l’introduzione di un premio di maggioranza che assegnerebbe 40 seggi alla coalizione che sostiene il Presidente, l’assegnazione dei seggi alle liste tenendo conto dei voti ottenuti in ambito regionale e non più provinciale e la doppia preferenza di genere.

 

E’ un attacco frontale quello del deputato regionale Claudio Fava (movimento 100passi) alla giunta Musumeci, sulla vicenda che riguarda il sistema del credito alle imprese.

“Deve regnare molta confusione a Palazzo d’Orleans sulla vicenda Crias afferma Fava – e, in generale, sul delicatissimo settore del credito alle imprese. Ma arrivare, nella stessa giornata del 29 marzo, ad emanare due atti in contraddizione evidente tra di loro ci pare eccessivo perfino in questo momento di grande approssimazione”.

“Con la deliberazione della giunta 151 – ricorda ancora Fava – il governo accoglie le criticità sollevate da più parti in merito al nuovo sistema di rendicontazione, che sta portando al blocco di fatto delle erogazioni per la piccola e media impresa e per il settore dell’artigianato in Sicilia”.

“E lo stesso giorno, invece, un decreto dell’assessore all’economia prevede che per il 2017 i rendiconti vengano approvati e trasmessi con le nuove modalità: le stesse che il governo riconosce essere troppo gravose e complesse per trovare immediata applicazione”.

E il deputato del movimento 100passi punta il dito ancora sulle responsabilità del governo affermando “che a pagare confusione e paradossi è chi fa sviluppo e impresa in Sicilia in condizioni sempre più precarie”, chiedendo nei fatti lo sblocco dell’erogazione del credito. “E’ evidente l’urgenza che il governo regionale trovi una soluzione rapida – conclude Fava – che consenta di mettere ordine e sbloccare l’erogazione del credito”.