Il governatore Crocetta mi ricorda tanto quegli incantatori di serpenti che tutti noi, da bambini prima e da genitori poi, abbiamo osservato nei circhi itineranti, con la presunzione di scoprire il trucco di quel “numero” da baraccone.
Come riusciva l’uomo con il piffero ad ammaliare il rettile che si muoveva sinuosamente appena si accennavano dolci suoni e nenie ipnotizzanti. Magia o illusione ? Un arcano insoluto, che piacevolmente ci lasciava il dubbio, ma sempre con il beneficio di inventario !
Il tanto decantato “reddito minimo” o “progetto di cittadinanza solidale” (così lo chiamava il presidente Crocetta), e cioè la possibilità di destinare alle famiglie siciliane in povertà un contributo economico, si è improvvisamente trasformato, come per magia, in bonus ma da dare questa volta alle “imprese che assumeranno dagli elenchi dei poveri” (così ha dichiarato Crocetta). Ma esistono davvero degli elenchi dei poveri ? Mah !
Quindi i 36 milioni di euro del fondo sociale europeo, che inizialmente Crocetta aveva brandito, assicurando che sarebbero stati utilizzati per le famiglie siciliane più deboli, sono scomparsi (o forse non ci sono mai stati) come la carrozza di Cenerentola.
Come dire, scusate abbiamo scherzato ! Avevamo fatto male i conti e per riparare alla svista abbiamo pensato bene di tirare fuori da cilindro un altro coniglio. Ah, pardon ma ancora il numero dell’illusionista deve andare in scena. Per staccare il biglietto è meglio rivolgersi al botteghino del governo Crocetta. Il divertimento è assicurato.
L’Istat, intanto, certifica la Sicilia come la regione italiana a più alto tasso di povertà: 32,5 per cento. Triste e amara realtà del “Circum Barnum” della politica crocettiana e non solo di quella.