Comune-di-Palermo

di Gaetano Càfici. I paradossi non sono solo quelli che si leggono nei libri “colti”, nei trattati filosofici, nei noiosi dibattiti in cui ci si perde e che alla fine sembrano come ritornare in un velocissimo rewind, sempre all’inizio del “nastro”. Piuttosto ci appaiono indossati come un “pesante” cappotto che, in teoria, dovrebbe ripararci dal freddo.

In fondo la Tasi, questo acronimo già fastidioso a pronunciarsi, non è altro che un “cappotto” rinforzato. Un’imposta di nuova “fabbricazione”, che riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività. Necessaria e indispensabile in una città dove i servizi sono come l’inchiostro simpatico. Vi ricordate ? Quello che da piccoli utilizzavamo per vivere l’attimo fuggente di mostrarci come dei veri maghi. I nostri segreti comparivano e scomparivano dal foglio come per incantesimo.

Pensate fosse, invece, una vera tassa ? Definita così, come viene descritta, potrebbe sembrare anche una “cosa buona”. Anche se una “gabella” non è mai una cosa buona, ma se serve per la collettività, il sacrificio è d’obbligo. Certo dirlo a chi ha perduto il lavoro e non può neanche pagare la bolletta del gas e della luce, se non peggio. Beh, la presunta risposta sarebbe da Bip. Ma siccome è prevista per legge. Il Comune ha l’obbligo di applicarla. Ma è qui che, invece, nasce il paradosso di quelli da inchiostro simpatico come sopra.

Se il sacrificio va fatto, cari amministratori, almeno l’onore delle armi ! Poche parole ci saremmo aspettati. Del tipo: “cari concittadini, siccome di soldi non ce ne sono per pagare i lavoratori della Gesip (ndr. la società che gestisce alcuni servizi del Comune di Palermo) ci vediamo costretti ad un prelievo forzato!”

Capisco che chiediamo troppo alla politica, a questa politica ma, almeno, sarebbe stato un atto di civiltà. Termine questo, forse ormai obsoleto. E per favore non parlate di eredità del passato, perchè quelli di prima hanno fatto lo stesso e non sono finiti proprio bene ! (politicamente parlando).

Ovviamente la Gesip e i suoi lavoratori hanno già ringraziato. Palermo adesso può dormire “tranquilla”. Domani sarà un giorno uguale agli altri ed io rimango sempre fiducioso nello sbarco degli alieni. Unica speranza. Ad maiora !