di Gaetano Càfici. Vi è mai capitato di vedere uno Chefche, davanti a fornelli, pentole, casseruole, erbe e spezie, inizi una metamorfosi gestuale e fisica, trasformandosi  in un attore di teatro e raccontando un “cunto”, per una ricetta assolutamente inedita ?  Cibo e teatro, dunque, in perfetta armonia di profumi e di narrazione, come su di un “palcoscenico” teatrale.
L’attore palermitano Paride Benassai, grande protagonista del teatro popolare siciliano e la giornalista e pubblicitaria Amelia Bucalo, hanno portato sulle “tavole” dei ristoranti siciliani, in un tour iniziato a gennaio, la nuova tendenza nata proprio a New York. Coniugare teatro e cena, ma in chiave nostrana con uno show chiamato “Sale e Pepe”, tragicomico viaggio di un improbabile gourmet, per raccontare l’identità popolare della Sicilia e la cultura del suo cibo, simbolo di rito sociale.
Ottanta minutidi puro divertimento con la straordinaria maestria recitativa dell’attore Benassai, che coinvolge in modo esilarante il pubblico, alla spettacolare creazione della sua “stravagante” cucina e delle sue “ricette” poco ortodosse.
Autentico teatro contemporaneo in cui rivive la magia di una tradizione tutta mediterranea, per un linguaggio scenico fatto di recitazione, gesti, immagini ed evocazioni. 
La chiave del successo – dice Benassai – è l’abbinamento vincente di cibo di qualità e del divertimento assicurato. Ogni luogo può essere teatro, purché sia buono lo spazio della scena”.
Il Teatro Cena Sale e Pepe” ripercorrere la tradizione culinaria siciliana sciorinando il menu della serata con aneddoti popolari che consumano babbaluci e vendette,  affinano strategie per la sopravvivenza che riconducono, anche, al quadro  de “L’ultima Cena” di Leonardo, parte integrante della scena. Non resta, dunque, che prenotare per il 25 marzo,  l’appuntamento palermitano al ristorante “GigiMangia” di via P.pe Belmonte.
Ai partecipanti, ovviamente, corre l’obbligo di condire i piatti con Sale e Pepe”. E dimenticavo, buon appetito tra un bicchiere di vino, una cena gustosa e i racconti spassosi di Benassai.