Category

Cultura

Category

Tre giornate ricche di appuntamenti, per affermare ancora una volta la vocazione naturale dell’antico Cassaro alla promozione della cultura del libro. Tre giorni di festa, fino a tarda sera, di attività culturali, visite guidate, mostre, laboratori per bambini, concerti. Ma soprattutto, tre giorni di libri e librai, con le loro esposizioni lungo il Cassaro, nel cuore del percorso Arabo Normanno.

Prende il via, questa mattina, sul piano della Cattedrale, con gli alunni del Convitto Nazionale Falcone e le letture da ‘Le città invisibili’ di Italo Calvino, la terza edizione de “La via dei librai”60 stand, 3 isole letterarie (Leonardo Sciascia: piazza Bologni, Vincenzo Consolo: piano della Cattedrale, Salvatore Quasimodo: via Collegio di Giusino), 120 partecipanti tra librerie, editori, associazioni culturali, commercianti ed artigiani del Cassaro Alto, 1 km di passione, di cultura e di amore per i libri e la lettura. Dai Quattro Canti fino al Piano della Cattedrale, estendendo alla Biblioteca Comunale (in piazza Casa Professa) e a Palazzo Abatellis (in via Alloro).

Nata nel 2016 grazie all’Associazione ‘Cassaro Alto’, la manifestazione dedicata ai libri e alla valorizzazione di quella parte del centro storico torna per il terzo anno consecutivo. Le tre le giornate dedicate all’evento, si articoleranno da oggi, fino a lunedì 23 aprile. Tre giornate ricche di appuntamenti, per affermare ancora una volta la vocazione naturale dell’antico Cassaro alla promozione della cultura del libro, valorizzando anche le attività dei soci. Ma soprattutto, tre giorni di libri e librai,con le loro esposizioni lungo il Cassaro, nel cuore del percorso Arabo Normanno.

“La via dei Librai” è organizzata dall’Associazione ‘Cassaro Alto’ e dal Comune di Palermo, con i partners: Comitato ‘Ballarò significa Palermo’ e ‘Progetto Albergheria e Capo insieme’; con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali, di ‘Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale’, dell’Università di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo e della Fondazione Federico II. Sponsor: Gesap Aeroporto di Palermo, Confcommercio Palermo, Fotograph e VM Agency, sponsortecnico.

L’evento è inserito nel calendario delle manifestazioni dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 di Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018 e del Maggio dei Libri 2018. Qui potrete trovare il programma completo della manifestazione.

 

La cultura siciliana, fatta di tradizioni, folklore, musica e colori, sbarca a Malta. Con la loro “Lapa”, arrivata via mare al porto di Gozo,  i ragazzi del teatro Ditirammu con Elisa Parrinello, con canti e balli di tradizione popolare hanno incantato e conquistato i maltesi. Le ragazze dalle ampie gonne colorate e i lunghi capelli sciolti e i ragazzi con gilet e coppola sul capo, dentro un teatro montato in piazza, con tanto di siparietto, hanno intonato le musiche siciliane e coinvolto gli spettatori. Il progetto nasce nell’ambito del gemellaggio tra Palermo capitale italiana della cultura e Malta capitale europea della cultura 2018.

Italiani, maltesi e turisti provenienti da ogni parte del mondo si sono uniti così in un grande abbraccio danzando e divertendosi insieme. Allo spettacolo ha partecipato anche la cantautrice, scrittrice e poetessa Sara Favarò. Momenti carichi di emozioni che hanno avvicinato le culture di tutto il mondo.

“Il sogno di papà era quello di portare in giro per il mondo i nostri ragazzi, la nostra musica e le nostre tradizioni – ha spiegato Elisa Parrinello ricordando il padre scomparso -. E’ un sogno vedere la Lapa qui a Malta e poter continuare il sogno di nonno Vito”. 

A Malta sono arrivati anche Salvo D’Agati e Gianni Correro rispettivamente presidente e vicepresidente del Club “Amici Italia-Malta“,  il presidente di Federteatri Francesco Giacalone,  il presidente regionale della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), Antonella Messina, alcune associazioni che operano nel territorio palermitano come “Tutti insieme”, presieduta da Rossella Valenza e alcuni rappresentanti delle istituzioni del Comune di Palermo.

La delegazione palermitana è stata ricevuta anche dal segretario parlamentare per la protezione dei consumatori de La Valletta, Deo Debattista che farà visita alla città di Palermo il mese prossimo.

La “prima” dello spettacolo si è tenuta nell’isola di Gozo. Maltesi e sicilianiorgogliosi della loro storia e della loro cultura, hanno in comune le profonde tracce lasciate sulle isole dalla dominazione arabo-normanna. Prova ne è la lingua maltese dove si ritrovano parole di origine inglese, italiana e francese, oltre che arabe. Ogni singolo particolare racconta una storia, come i villaggi Balzan e Lia e Mdina, l’antica capitale di Malta, conosciuta anche come la “Città Vecchia” o la “Città Silenziosa”.

Quello della valorizzazione del proprio patrimonio artistico è l’obiettivo che ha spinto Malta, Stato indipendente dal 1974, oggi repubblica parlamentare, a stringere il gemellaggio con Palermo. E anche il capoluogo siciliano sta portando avanti scambi culturali con l’isola di Malta, per cercare di promuovere il turismo, sviluppare l’economia e le tradizioni della città.

Titolo del libro: “Oltre e un cielo in più” 

Autore

Luca Sciortino

Categoria

Viaggi

Casa editrice

“Un viaggio dalla Scozia al Giappone per terra e per mare che verrà ripetuto infinite volte da ciascuno di voi. E’ così che mi piace pensare il mio libro”. Questo è il ritratto che, il giornalista palermitano Luca Sciortino, fa della sua ultima fatica narrativa “Oltre e un cielo in più”. Quattro mesi di viaggio, doverosamente senza aereo, percorsi tra Occidente e Oriente per scoprire paesaggi, culture, uomini e donne che ha incontrato nel suo cammino. Scatti raccontatati dalla sua macchina fotografica e descritti, con ago e filo, dalle 252 pagine che fanno di questo libro un vero e proprio reportage di storie e immagini.

E’ come essere presenti in quei luoghi. Da Budapest alla pianura russa per giungere sulle montagne del Tien Shan, dove i cacciatori si affidano ancora alle aquile. E il tempo sembra fermarsi, cristallizzarsi nel freddo della Siberia, nella steppa mongola dove si possono vedere i pastori nomadi. E la Cina che fa vedere con un’intensità struggente il duro mondo contadino. Le fotografie mostrano una forza dirompente e scoprono una natura che non è tracciata nei percorsi delle guide turistiche. 

Sciortino riesce a donarci momenti unici che danno, dei paesi visitati, una visione quasi onirica che si incrocia con realtà anche sconosciute, lontane dal mondo globalizzato. Luoghi dove l’uomo vive una quotidianità che non è la nostra.

E continua tracciando una traiettoria verso il continente euroasiatico come in una famelica ricerca della nostra Itaca. Un  approdo verso una terra che siamo bramosi di conoscere e che ci porta ad assaporare, pagina dopo pagina, posti incontaminati per giungere in Scozia guardando le infinite praterie verdi come dei quadri. Un libro da leggere e da guardare, dove ogni tassello, ogni scatto, ogni parola si incastrano tra di loro rendendoci, oltre che spettatori, protagonisti di ogni storia.

Biografia autore. Luca Sciortino di Palermo, 48 anni, giornalista, scrive reportage di viaggio e articoli per Panorama, e svolge attività di ricerca in filosofia della scienza. Ha conseguito il dottorato alla Open University (Uk), è stato research fellow all’università di Leeds (Uk) e Armenise-Harvard science writer fellow alla Harvard University (Usa).
Ha vinto premi di scrittura, tra cui il premio Voltolino per la divulgazione scientifica, e ha pubblicato articoli di ricerca su riviste internazionali di filosofia come “Erkenntnis” e “International Journal in Philosophy of Science”. Per Editoriale Scienza ha scritto Bianca Senzamacchia, la biografia immaginaria di una cellula che spiega i principi base della biologia.

 

 

Titolo del libro: “Malanottata” 

Autore

Giuseppe di Piazza

Categoria

Giallo-Thriller

Casa editrice

Un racconto tra pathos, trame misteriose per un delitto passionale in cui spunta anche una possibile pista mafiosa. “Malanottata” è l’ultimo libro del giornalista e scrittore palermitano Giuseppe di Piazza. Teatro del fatto è la Palermo del 1984. In un angolo di un quartiere residenziale della città viene trovata una donna in fin di vita, orribilmente sfigurata con l’acido e picchiata selvaggiamente.

Si chiama Veruska, cecoslovacca arrivata in Italia per far fortuna, con il mito di Raffaella Carrà. Bellissima, affascinante, seducente nelle curve del suo corpo e escort di professione. Leo Salinas, invece, è un giovane giornalista alle prime armi, unico presente nella redazione del quotidiano più importante della città quando arriva la notizia. Lui non perde tempo perchè vuole l’esclusiva. Monta sulla sua Vespa e corre in ospedale dove vede Veruska morire.

E’ solo l’inizio della storia e dei tanti arcani che Leo comincia a domandare a se stesso. Chi ha massacrato Veruska in quel modo? Tutti e nessuno. Lei che era stata l’amante di tanti uomini tra nobili, ricchi borghesi e boss mafiosi. Potrebbero essere loro i mandanti dell’omicidio?

Il giornalista inizia ad indagare, ma non è semplice. Le ultime ore di vita Veruska sono avvolte da una coltre di mistero e tutti gli indizi sembrano come svanire, senza portare alla soluzione del caso.

Un libro scritto con grande maestria descrittiva. Sembra proprio di vivere i luoghi narrati nella Palermo dei vicoli, ma anche delle bellezze che rappresenta. Come in una tela dove i nodi dei fili si intrecciano, l’autore rende sempre vivo il racconto e lascia al lettore, fino all’ultima pagina, l’emozione dell’intrigo.

Biografia autoreGiuseppe di Piazza, direttore dell’edizione romana del Corriere della Sera, è stato responsabile dal 2013 di “Corriere Innovazione”, sistema multimediale del Corriere della Sera, e direttore di “Sette” e “Corriere della Sera Magazine”. Comincia la sua carriera giornalistica nel 1979 a “L’Ora di Palermo” dove si occupa di cronaca. Nell’85 va a Roma, alla rivista del Ministero degli Esteri, poi al quotidiano “Reporter”. Dal 1986 al 2000 è al “Messaggero”. Nel quotidiano della Capitale è capocronista, capo di Interni e Giudiziaria, editorialista, caporedattore centrale. Dalla fine del 2000 è a Milano, in Rcs, dove è prima responsabile dei contenuti del portale internet del gruppo, poi direttore dell’agenzia radiofonica “Agr”, e dal 2003 direttore del mensile “Max”. Ha pubblicato tre romanzi e fatto diverse mostre fotografiche.

 “Tradimento finale”  in uscita nelle librerie il 22 febbraio.

Autore

James Patterson

Categoria

Giallo-Thriller

Casa editrice

 

Trama. Lindsay Boxer si sta adattando poco a poco alla sua nuova vita di madre e moglie, una situazione che sembra appagarla e che le dona una serenità a lungo desiderata. Ma il suo momento di felicità, purtroppo, dura poco: quando un’affascinante donna dai capelli d’oro, un’affiliata della CIA, sembra dileguarsi sulla scena di un efferato omicidio presso un albergo di lusso del centro di San Francisco, la vita di Lindsay inizia rapidamente a crollare a pezzi.

Prima che lei riesca a rintracciare la donna per fare chiarezza sul caso, infatti, un incidente aereo getta l’intera città nel caos e suo marito Joe sparisce improvvisamente. Più si addentra nelle ricerche, più Lindsay inizia a sospettare che Joe sia in qualche modo legato alla misteriosa donna scomparsa. Travolta dagli eventi e priva ormai di ogni certezza, Lindsay dovrà chiedere aiuto alle sue compagne del Club Omicidi per raggiungere il suo obiettivo… la verità.

Fonte (www.qlibri.it)

Biografia autore. James Patterson nasce a Newburgh,  il 22 marzo 1947.  E’ uno scrittore statunitense. Considerato uno dei più importanti autori di thriller del nostro tempo, è noto in particolar modo per le serie di Alex Cross, Le donne del club omicidi, Maximum Ride, Michael Bennett, Daniel X e Witch & Wizard. Scrive anche, spesso avvalendosi della collaborazione di altri scrittori, libri romantici come Domeniche da Tiffany, Il diario di Suzanne o A Jennifer con amore. Ha scritto anche serie per ragazzi come Scuola Media. Ha raggiunto la fama internazionale soprattutto a partire dal 1993 con la pubblicazione di Ricorda Maggie Rose, che ha dato il via alla fortunata serie di Alex Cross. Nella sua carriera ha venduto oltre 300 milioni di copie dei suoi libri, divenendo lo scrittore più ricco del mondo.

 

IL LIBRO DELLA SETTIMANA. “L’UOMO DEL LABIRINTO”  

Autore

Donato Carrisi

Categoria

Giallo-Thriller

Casa editrice

 

L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune che non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento.

Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine e questa è l’occasione per rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

Fonte (www.qlibri.it)

Biografia autore. Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive attualmente a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento, per poi diventare sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del Corriere della Sera ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali: “Il suggeritore”, “Il tribunale delle anime”, “La donna dei fiori di carta”, “L’ipotesi del male” , “Il cacciatore del buio” e “La ragazza nella nebbia”, tutti pubblicati da Longanesi.

Ha scritto e condotto su Rai 3, il sabato in prima serata, la trasmissione Il sesto senso.

 

il colore del latte copertina

IL LIBRO DELLA SETTIMANA
“IL COLORE DEL LATTE”

Autrice
Nell Leyshon

Categoria
Letteratura inglese

Editrice
Corbaccio

È la primavera del 1831 quando Mary inizia a scrivere la sua storia e, lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell’altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente.
Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l’unica vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo…….
(fonte www.qlibri.it)

 

Biografia. Nell Leyshon è nata a Glastonbury in Inghilterra e vive nel Dorset. È autrice pluripremiata di numerose sceneggiature, radiofoniche e teatrali. Grazie al suo straordinario talento, è la prima scrittrice donna a cui il celeberrimo Globe Theatre di Londra, il teatro di Shakespeare fondato nel 1599, abbia commissionato un testo. Il Colore del latte, suo primo romanzo, ha stupito la stampa e il pubblico internazionali grazie allo stile e ai personaggi che convincono e conquistano immediatamente.

copertina libro tango elettrico - Copia

IL LIBRO DELLA SETTIMANA
“Tango elettrico”

Autrice
Tjuna Notarbartolo

Categoria
Romanzo erotico

Editrice
Borelli

“Tango elettrico” è un romanzo leggero, divertente ed erotico, che ha una struttura inusuale che attraversa varie possibilità della comunicazione contemporanea, da quella dei messaggi dei telefonini a quella della scrittura per fumetti.

Una storia d’amore sensuale la cui trama si dipana attraverso gli sms dei due protagonisti che prendono forma e fisicità attraverso le parole, proprie e dell’altro.

Le loro esistenze si leggono in filigrana attraverso il filtro delle brevissime informazioni che danno alla testa sfiorando il corpo. Comunicazioni così efficaci da rendere pregnante anche una storia vissuta nell’assenza, sensuale anche un rapporto senza apparente corporeità, totalizzante anche un uomo ed una donna inesistenti.

Una storia dai risvolti a tratti esilaranti, che passa attraverso i paradossi delle vicende umane contemporanee. Ne viene fuori una protagonista che è la tipica donna dei nostri giorni, forte e romantica, di grande personalità, assolutamente libera ed inevitabilmente sola.

(fonte www.qlibri.it)

Biografia. Tjuna Notarbartolo (nata a Napoli), esperta di comunicazione, scrittrice, giornalista, direttrice del premio Elsa Morante. Da circa vent’anni ha collaborato e collabora alle pagine culturali e di spettacolo di quotidiani e periodici nazionali. Nel 2008 esce il romanzo Tango elettrico. Seguono: Dentro la Favorita; Stai qua; L’isola nomade Sublime passione. Ultima sua fatica, nel 2012, A Volo d’Angelo.

uno

IL LIBRO DELLA SETTIMANA

“Uccisa a colpi di tasse”

Autrice
Alessandra Bommarito

Editrice
Farina

Un libro scritto tutto di un fiato, come fosse il diario di un’adolescente, dal quale trapelano emozioni, sentimenti, paure e pensieri di una giovane imprenditrice alle prime armi con il fisco.
Nonostante il testo sia un racconto autobiografico, riporta circostanze quotidiane in cui potrebbe immedesimarsi ogni cittadino che paga le tasse, testimoniando l’insostenibile situazione economica che, negli ultimi anni, ha colpito l’Italia, così come il resto del mondo.

Argomentazioni spontanee, attuali e realistiche, accompagnate da uno spiccato senso dell’umorismo dell’autrice che rende la lettura simpatica, scorrevole e alla portata di tutti. Il libro, inoltre, mostra con quale tenacia la protagonista non si perde mai d’animo, cercando di stimolare il lettore a non perdere la voglia di andare avanti, sia nella lettura stessa, che nella vita.

Tre anni della sua vita descritti attraverso pensieri, umori, sconfitte, pianti, sorrisi, rivincite, fallimenti, amore e odio. Una storia che l’autrice racconta per far conoscere ciò che gli è accaduto, con la speranza che il suo esempio possa essere utile a tanti altri.
Insomma, pagine sapientemente descritte che hanno tutte le carte in regola per essere informative, divertenti e con un piacevole retrogusto morale. Quindi, buona lettura!

Biografia. Alessandra Bommarito, (35 anni Palermo), inizia sin da giovane a lavorare (appena quattordicenne), nonostante gli studi intrapresi. Si rimbocca le maniche e tenta la strada dell’autosufficienza economica, per non pesare sulla famiglia che non poteva aiutarla finanziariamente. Presto però si troverà costretta a far fronte ad alcune sconfitte della vita. Problemi, difficoltà e debiti diventeranno così fonte d’ispirazione per la scrittura del suo primo libro, “Uccisa a colpi di tasse” che, inizialmente, nasce come diario sul quale dare sfogo alle sue rabbie e che, invece, poi si tramuta in una sorta di racconto divertente, ma anche tragicomico, di quanto le è accaduto.

fotomontaggio libro viviano

IL LIBRO DELLA SETTIMANA
“Io, Killer mancato”

Autore
Francesco Viviano

Editrice
Chiarelettere (www.chiarelettere.it)

Recensione di Ernesto Oliva

Un’autobiografia, personale e professionale, che mette insieme sofferenza e passione, sentimenti familiari e ricordi di violenza mafiosa, ma anche ironia e sorpresa: una storia di Palermo ed una piccola lezione di vita, insomma, quella scritta da Francesco Viviano, cronista palermitano de “La Repubblica” che da qualche anno lavora e vive a Roma.

Il suo libro, “Io, killer mancato” è la confessione di un’adolescenza vissuta nel quartiere Albergheria di Palermo, fianco a fianco con nomi di primo piano dei clan, e segnata dall’omicidio del padre, durante un tentativo di furto. Francesco Viviano racconta di avere impugnato giovanissimo una pistola e di avere inquadrato nel mirino l’assassino del genitore.

I suoi coetanei con i cognomi dei capimafia – i “compagni di merende”, come li definisce oggi il cronista – lo spingevano alla vendetta, che per Cosa Nostra avrebbe rappresentato la prova di un “salto di qualità” di un picciotto già abile nelle risse e nei furti. Con il dito già pronto sul grilletto, quel ragazzo capì però di volere inseguire altri valori.
Arrivato alle spalle della vittima, come racconta nel libro, rimase turbato dal volto preoccupato di un ragazzino che gli stava abbracciato: riposto il vecchio revolver nella tasca del cappotto, fece rapido dietrofront verso casa; là abbracciò la madre che, rimasta vedova a 19 anni e mai più sposatasi, ha lavorato duramente come donna di servizio per mantenere un bambino orfano già all’età di un anno.

Questa autobiografia – come lo stesso Viviano scrive – è il tentativo di spiegare come sia possibile, con un pò di fortuna, con volontà e con onestà, riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Di solito il figlio di un avvocato farà l’avvocato e quello di un medico il medico. Nella Palermo degli anni Settanta il destino di Viviano sarebbe stato quello di seguire le orme del padre, che era un ladro, e poi magari entrare a far parte di Cosa. Molti sono stati ammazzati, altri sono finiti in carcere; lui invece è riuscito a fare il giornalista, non perdendo l’abitudine a battere la strada, a parlare con chiunque possa fornirgli una notizia utile ad un’inchiesta.
Il volume è, infine, anche un manuale di quel giornalismo insofferente al copia ed incolla e basato invece sulle fonti personali e su un insegnamento dello stesso Viviano: “se hai la notizia, vinci sempre”. Un libro che, oltre a descrivere con abilità e semplicità di scrittura la cupa atmosfera di quel periodo, è una storia di speranza.

Biografia. Francesco Viviano, (Palermo 1949) da giovanissimo, dopo decine di lavori umilissimi come muratore, barista, apprendista elettrauto, cameriere, è riuscito ad approdare all’ANSA di Palermo; dapprima come semplice fattorino, poi, grazie alla conoscenza dei meandri violenti della città e dei suoi personaggi, a partire dal 1984, come cronista di cronaca nera e giudiziaria. Per la stessa agenzia di stampa e poi per La Repubblica, ha messo a segno decine di scoop come quello del tentativo segreto del procuratore Pier Luigi Vigna di convincere Salvatore Riina al pentimento. Attualmente vive e lavora a Roma.