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E’ un luogo da tempo abbandonato quello dell’ex deposito delle locomotive delle ferrovie dello Stato, in quella parte di piazza Europa a Catania, sul lungo mare di Ognina. Ed è proprio là che si vorrebbe dare vita ad un progetto architettonico ambizioso. “Un vero e proprio atto di riscatto culturale della città e del suo tessuto sociale e urbano”. Ad annunciarlo è l’ingegnere Francesco Nicolosi Fazio per una complessa idea architettonica che lui coltiva da quasi un ventennio: costruire, una accanto all’altra, una chiesa, una sinagoga e una moschea, insieme ai rispettivi istituti religiosi.

Il luogo dove nascerà la Moschea e la Sinagoga

“Intervenire in quest’area, bonificando un tratto del waterfront di Ognina che oggi interrompe bruscamente la vista del litorale della città – dice Nicolosi Fazio – significherebbe ridare dignità a una zona molto amata da cittadini e turisti, con un forte messaggio di rigenerazione urbana di luoghi simbolo che custodiscono la nostra identità»,

E per confermare la fattibilità dell’opera l’ingegnere e intellettuale catanese ha sottolineato la possibilità di “ricavare una parte dei finanziamenti dai fondi europei appositamente destinati ai progetti d’integrazione, ma soprattutto dalle risorse internazionali delle comunità religiose coinvolte. Non da ultimo, anche attraverso il prezioso strumento popolare del crowdfunding”.

Dal punto di vista pratico – ha aggiunto l’ingegnere – occorre acquistare il terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato, successivamente il recupero dell’area prevede interventi ad hoc sulle strutture già esistenti degli ex capannoni. Affinché il possibile diventi concreto è chiaramente è indispensabile l’appoggio politico dell’Amministrazione comunale”.

La presentazione del progetto a Catania

E il Comune di Catania ha manifestato il proprio interesse attraverso la presenza e le parole dell’assessore all’Urbanistica Alessandro Porto: “Condividiamo le proposte che come questa vanno nella direzione del bene collettivo» ha detto, confermando l’impegno preso dal componente della Commissione Urbanistica Salvo Di Salvo, sostenitore del progetto da lunga data: Ritengo che ci siano tutte le condizioni affinché la ‘Piazza delle Tre Culture’ possa trovare un proprio spazio all’interno del redigendo Piano regolatore generale di Catania. Mi assumo l’incarico di portare avanti la proposta perché si tratta di un’opera monumentale che può dare lustro al capoluogo etneo”.

La filosofia dell’accoglienza dell’altro, che sta alla base dell’idea di Nicolosi Fazio, ha accomunato i rappresentanti delle tre religioni coinvolte: l’imam di Sicilia e della moschea della Misericordia di Catania Kheit Abdel Hafid ha voluto sottolineare “la straordinaria capacità di dialogo che appartiene alla città”, mentre mons. Gaetano Zito e il rabbino Stefano Di Mauro hanno fatto pervenire il loro pensiero: “Non possiamo dimenticare – ha detto il rappresentante cristiano – che le nostre coste erano di passaggio nella navigazione tra Roma e il Medio Oriente, sia l’ebraismo, che il cristianesimo e l’Islam sono di fatto approdate nell’isola da qui”; mentre l’israelita ha ribadito come “da troppo tempo i popoli si fanno la guerra e sacrificano vite umane con la scusa di questa o quella religione che si crede l’unica degna di essere seguita”.

IL LUOGO INDIVIDUATO

Sorge su un promontorio lavico sul mar Jonio, cela anche una forte valenza evocativa nel toponimo della località individuata, “U Caitu”: è infatti l’unica denominazione di contrada urbana che a Catania ha conservato l’antica origine araba risalente a “al Cait”, la qualifica del comandante dell’esercito a cui, al tempo della dominazione araba, potevano assurgere anche uomini appartenenti a religioni diverse. Come quelli che s’incontrerebbero nella futura Piazza delle Tre Culture. Una nuova funzione che restituirebbe, dunque, a quel particolare luogo la sua storia, tramite un progetto di rigenerazione urbana che racchiude nella sua essenza una rinascita culturale di Catania, all’insegna dei principi di accoglienza, identità, convivenza pacifica, dove culto e cultura si uniscono per vincere il fondamentalismo e l’intolleranza.

IL PROGETTO

Il progetto di recupero prevede di aprire un varco verso oriente tra i 36 capannoni delle locomotive attualmente esistenti, disposti radialmente. Di questi, 12 verrebbero demoliti mentre i restanti 24 verrebbero accorpati e ristrutturati per formare i 6 edifici composti da 4 capannoni ciascuno e divisi in due corpi contrapposti. Gli ambienti destinati ai singoli istituti di cultura ospiteranno sale polifunzionali, sale per conferenza, biblioteche e uffici. 

Al centro della piazza, a pianta circolare, è prevista una scultura triangolare, simbolo delle tre religioni-culture ma anche della forma della Trinacria. Infine, due grandi querce e un ulivo, entrando da Piazza Europa, a preannunciare ai visitatori il tema della Piazza delle Tre Culture come luogo di pace e incontro.

A est degli edifici della piazza è prevista una “Bambinopoli”, con un giardino verde dedicato ai più piccoli di tutte le fedi ed etnie e, all’interno, un anfiteatro da 200 posti con un suggestivo proscenio sul mare.

A ispirare il progetto architettonico della Piazza delle Tre Culture, che nella dislocazione e nella forma degli edifici dalle avvolgenti facciate rimanda alla tradizione barocca siciliana, è stato il concetto del viaggio e della navigazione, con i sei edifici che compongono i due corpi simmetrici della Piazza-corte progettati per essere poggiati su una siepe di lava e verde, come a voler solcare le onde lungo il tragitto tra Piazza Europa e il mare Jonio attraversando la piazza. Un simbolismo visibile nella soluzione delle “navate-navi” e negli oblò che caratterizzano il prospetto degli edifici di culto, sormontati dalle tre “polene delle fedi”.

“Piazza delle Tre Culture” è infatti concepita come un monumento al dialogo interreligioso, alla memoria, ma anche un luogo d’incontro fra tutte le genti, di qualsiasi religione, nazionalità o estrazione sociale. Un “Bastione delle fedi” che nello spazio urbano recuperato ospiterebbe una chiesa, una moschea e una sinagoga, tutte vicine in una grande piazza esagonale completata specularmente dagli istituti di cultura delle tre grandi religioni monoteiste: israelitica, cristiana e islamica. Un’agorà simbolo di un “duplice abbraccio” rivolto ai cittadini: da una parte il rifugio religioso rappresentato dai tre luoghi di culto, dall’altro quello identitario e morale dei tre istituti di cultura contrapposti.

Due giovani artisti: uno, Giuseppe Vassallo, occidentale, palermitano, e una orientale, Demi Liu, di Pechino che esporranno le loro opere nella mostra a tema “La Via della Seta – da occidente ad oriente (e viceversa)”, mettendo a confronto i loro lavori artistici.
L’occasione di questo incontro è legata ai recenti avvenimenti che hanno portato agli onori della cronaca i rapporti tra Italia e Cina. Il luogo della mostra è quella della galleria “La Piana arte contemporanea”. L’evento è stato ideato, organizzato e curato da Massimo La Piana e sarà inaugurato domani, 13 aprile, alle 18, nelle sale espositive della Galleria La Piana Arte Contemporanea, in via Isidoro La Lumia 79, a Palermo.

I due artisti realizzano le loro opere, seguendo dettami estetici filtrati dalle rispettive culture di appartenenza ed arricchite dallo studio e dalle rispettive, individuali, esperienze di vita. Entrambi, comunque, hanno completato la loro formazione all’accademia di Belle arti di Palermo e prediligono una matrice estetica  figurativa.

Possono, senza alcun timore, essere definiti dei virtuosi del disegno: le opere di Demi Liu’ (più grafiche) sono ricche di particolari da scoprire e ricercare, quelle di Vassallo (più pittoriche) sono caratterizzate da un tratto cristallino che si sviluppa in atmosfere cosmiche e fuori dal tempo.

Sarà esposta un’ampia selezione di disegni e acquerelli di Demi Liu (al suo esordio nella sua prima mostra nel circuito delle gallerie) e una decina di oli su tela appartenenti alla recente produzione di Giuseppe Vassallo.

Le opere di Vassallo provengono da una mostra istituzionale realizzata all’istituto Italiano di cultura  di Budapest a Novembre e sono inedite per l’Italia. Vassallo sviluppa la sua poetica attraverso una figurazione bicromatica (bianco, nero, seppia) estremamente particolareggiata, limpida, cristallina, ispirata da e ad immagini degli anni ’50, il cui realismo  viene arricchito  da inserimenti di pulviscolo cosmico su campiture astratte o più precisamente da nebulose di origine astrale. L’uomo è solo nel suo fare ma è indissolubilmente legato all’universo che lo circonda. Le comunità lo accolgono, lo respingono, lo assorbono, lo inducono nella tentazione di essere barca in mezzo al mare, ma ritrovando se stesso non può fare a meno di constatare il proprio senso di appartenenza al mondo, il suo essere animale sociale e la sua inevitabile partecipazione alle cose dell’universo.

Demi Liu è nata nel Beijing l’8 Ottobre del 1992 e ha terminato la sua formazione a Palermo nel 2018. Le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria attitudine al disegno, ogni lavoro è costruito su soggetti  arricchiti da una moltitudine di dettagli estremamente curati. I soggetti sono declinati attraverso una giustapposizione di immagini, come da tradizione orientale, fluttuanti in sfondi di inchiostri diluiti ed ispirati o a paesaggi fantastici o al caos del mondo contemporaneo, dove architetture antiche e moderne convivono fianco a fianco senza una reale visione armoniosa. Le opere esposte sono inspirate a Palermo (città dove l’artista vive e lavora) e costituiscono il racconto della visione di una donna orientale che guarda alla città non da turista ma da abitante integrata, conscia delle proprie origini culturali, attratta dalle mille contraddizioni panormite.

“L’arte dona a tutti la possibilità di guardare il mondo con gli occhi di chi ha un punto di vista  o una cultura antropologica differente dalla nostra – sottolinea il curatore della mostra Massimo La Piana e ci permette di allargare i nostri orizzonti, di migliorare, di diventare cittadini del mondo senza doverlo  fisicamente traversare”.

L’esposizione sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 4 maggio 2019, tutti i giorni, festivi e mercoledì mattina esclusi, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Non solo libri, divisi per generi letterari e aree tematiche, ma anche una grande area ludico-didattica interamente dedicata ai bimbi e ai giovani lettori, dove si svolgeranno laboratori di lettura, racconti di fiabe e iniziative interattive dedicate a scuole e associazioni della città.

A Sanlorenzo Mercato nasce il nuovo Mondadori Bookstore. Da martedì 16 aprile, una grande libreria di ultima generazione con tanti servizi integrati e l’accesso allo sterminato catalogo editoriale di oltre 11 milioni di titoli, tra libri, film, musica e tanto altro. Accanto alle golosità delle botteghe, nasce quindi una nuova area di 150 metri quadrati, all’ingresso del Mercato, in cui si potranno trovare grandi classici della letteratura, i romanzi di ultima uscita, ma anche gialli, saggi e libri per l’infanzia. Si tratta della prima grande libreria nella zona ovest di Palermo, con un marchio leader della grande distribuzione nazionale.

La nuova libreria Mondadori a Sanlorenzo Mercato di Palermo

E anche “Alunni in libreria”, il programma di incontri rivolto alle classi delle scuole materne, elementari e medie con laboratori a carattere creativo ed educativo, sviluppati con il contributo di psicologi e specialisti di didattica. Si potranno anche ordinare e acquistare i libri di scuola, oltre alla cartoleria, i gadget, l’oggettistica di grandi marchi e le prevendite di concerti e spettacoli grazie al servizio biglietteria.

La nuova libreria diventa anche teatro di un fitto calendario di eventi speciali e ospiti dal mondo dello spettacolo, della musica e della letteratura, con presentazioni e anteprime di libri e dischi, ma anche con i firma-copie e gli “instore” dei personaggi più amati del momento.

Calendario degli appuntamenti. Si comincia il 9 maggio con lo scrittore Luca Bianchini che presenterà il suo ultimo libro “So che un giorno tornerai” (Mondadori). L’autore, che ha scritto anche il bestseller “io che amo solo te” è anche conduttore su Rai Radiodue. Quello con Bianchini è il primo incontro della nuova serie “Aperitivi d’autore”, che unisce le novità in uscita presentate direttamente dagli autori alle golosità delle botteghe del Mercato in degustazione. Il 16 maggio, invece, arriva Frankie Hi NRG MC: con il suo primo libro “Faccio la mia cosa”, in uscita il 30 aprile sempre per Mondadori, Il pioniere del rap italiano racconta per la prima volta la sua storia e quella della musica che più ha rivoluzionato la scena mondiale negli ultimi quarant’anni. Ma ci sarà spazio anche per i progetti musicali del territorio, grazie all’interlocuzione con i più attivi operatori culturali della città. Tra questi Indigo e 800A Records, che porteranno a Sanlorenzo Mercato presentazioni e showcase di artisti come Alessio BondìFabrizio CammarataPaola Russo e tanti altri.

Uno spazio del nuovo Bookstore Mondadori a Palermo

La nuova libreria nasce grazie alla sinergia tra Sanlorenzo Mercato e i librai Maurizio Iacona, responsabile precedentemente della Mondadori di via Ruggero Settimo e Giuseppe Flaccovio, titolare della Flaccovio Mondadori Store al Centro Commerciale Forum. Dalla loro esperienza e con il progetto architettonico realizzato in collaborazione con Sanlorenzo Mercato, nasce quindi uno spazio che si integra perfettamente nell’atmosfera del Mercato: originali scaffali in legno realizzati in modo artigianale, insegne e arredamenti che richiamano i materiali grezzi che già compongono l’identità del luogo, ma anche collegamento diretto con la grande rete di distribuzione del primo gruppo editoriale italiano, tra i leader in Europa.

Un progetto che coinvolge 14 giovani liceali palermitani selezionati tra i più meritevoli da Intercultura. I ragazzi sono stati scelti non solo attraverso criteri di valutazione del rendimento scolastico, ma anche dopo aver superato alcuni test attitudinali, poiché il periodo che li porterà lontani da casa, impone un carattere forte e determinato, per poter affrontare le molte difficoltà con cui dovranno confrontarsi, prima tra tutte la lingua straniera.

Le mete di destinazione sono il Brasile, l’Irlanda, l’Ungheria, l’Austria, l’Argentina, la Russia e gli Stati Uniti, grazie a borse di studio finanziate da Intercultura, ma anche da numerosi sponsor. Là frequenteranno, per un periodo che potrà variare da 1 a 12 mesi, le scuole locali e saranno ospitati da famiglie del luogo, per un’esperienza irripetibile sia dal punto di vista culturale che umano.

Inoltre, è previsto, sabato 13 aprile, alle 17, alla Libreria Paoline di corso Vittorio Emanuele, un incontro con i ragazzi che parteciperanno ad una sorta di festa di saluto a cui, oltre a genitori e insegnanti, saranno presenti anche il Questore di Palermo Renato Cortese, il presidente del Centro locale di Palermo Pietro La Corte e la responsabile di Sicilia e Calabria sud di Intercultura, Mila Montanaro, mentre a moderare l’incontro sarà la giornalista suor Fernanda Di Monte.

Studenti di varie nazioni

Sempre sabato, a conclusione dell’evento, si svolgerà la “Cerimonia della bandiera” e gli studenti scriveranno sul tricolore la celebre frase di Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano”. A loro il compito di sfatare i pregiudizi che spesso accompagnano all’estero la visione della Sicilia. Tra i ragazzi intanto l’entusiasmo cresce e magari qualcuno sogna già una carriera da astronauta come Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti che hanno potuto raggiungere i loro ambiziosi obiettivi anche grazie al periodo di formazione negli Usa, organizzato da Intercultura.

Lo storico Mercato delle Pulci di Palermo compie 70 anni. Luogo magico dove palermitani e turisti possono trovare oggetti antichi e tutto ciò che le soffitte delle nonne portano alla luce. La neonata associazione “Mercato delle Pulci”, che ha aperto anche una pagina facebook, ha promosso l’iniziativa, “Pulci Pop Market”, che si svolgerà sabato 30 marzo, dalle 10 alle 22, a piazza Domenico Peranni 2. Musica, arte, spettacoli, laboratori per grandi e piccini, animeranno l’antico bazar di Palermo.

Il Mercato delle Pulci di Palermo

Scopo del progetto è quello scopo di rilanciare lo storico mercato e di ricordare ai palermitani che ancora esiste quel mercato che ha visto tra i suoi avventori e clienti Enzo Sellerio e tantissimi appassionati di antiquariato di tutto il mondo.

Bottega del Mercato delle Pulci

Tutelare il patrimonio culturale che rappresenta il Mercato delle Pulci, l’antica piazza commerciale dietro la Cattedrale di Palermo, significa non solo valorizzazione il percorso Arabo Normanno, ma ridare luce a un luogo di Palermo che racconta come l’arte di arrangiarsi abbia dato origine negli anni sessanta alla passione per l’antiquariato, mutando il clima culturale di un’intera regione. Segue il video che illustra le botteghe del Mercato.

VediPalermo – Pulci Pop Market

"Un museo a cielo aperto, un posto magico"Venite, ammirate quello che abbiamo, sabato 30 marzo, dalle 10 alle 22, Pulci Pop Market – La festa del Mercato delle Pulci di Palermo: lo storico Mercato delle Pulci accoglierà tutta la città e i turisti con una grande festa. Musica, arte, spettacoli, laboratori per grandi e piccini, animeranno l'antico Bazar di Palermo.__Video VediPalermo

Gepostet von Mercato delle Pulci – Palermo am Montag, 25. März 2019

Sono molti gli obiettivi dell’associazione: mostre tematiche, l’inserimento di piazza Domenico Peranni nell’offerta turistica del capoluogo siciliano e il ripristino delle antiche strutture, celebri  per essere state innalzate addosso ai tronchi degli alberi di Ippocastano e di Ficus, tutt’ora presenti all’interno delle botteghe, come strutture portanti e come parte di arredamento suggestivo del luogo.

Libri storici al Mercato delle Pulci

Durante la giornata di sabato 30 marzo tutte le storiche botteghe saranno aperte al pubblico dalla mattina e fino alle 22. Non resta, dunque, che ritagliarsi uno spazio di tempo per visitare questo luogo così suggestivo e per certi versi “incantato”.

Questo il programma dell’evento:

Ore 11: inaugurazione ‘Pulci Pop Market’;

Dalle 11 alle 22: esposizione artigianato e animazioni;

Dalle 11 alle 17: laboratori per bambini;

Ore 12: Instawalk con la community di IgersPalermo;

Dalle 12 alle 13: Concerto dei Blue Moon (World Music);

Dalle 16 alle 18. Itinerario turistico ‘Sul Papireto: Templi normanni, Borremans e il Mercato delle Pulci’ con Terradamare (su prenotazione);

Dalle 18 alle 20: Arte migrante (cerchio di condivisioni artistiche);

Dalle 20 alle 22: Concerto Arci Tavola Tonda (ballate).

Saltimbanchi e pupari, marionette e burattini, ombre e piccoli acrobati, narratori. Tutti artisti italiani. Che hanno invaso pacificamente i cortili, le stradine strette, le mura antiche delle cittadina medievale di Saint Jean-Pied-de-Port, ovvero la porta del Cammino per Santiago di Compostela, al confine tra Francia e Spagna.

Vierge de Biankorri
Vierge de Biankorri

E da lì si sono mossi a piedi verso Ibañeta altra tappa che guarda a Roncisvalle, il luogo – più virtuale che reale – dove avvenne la grande battaglia tra saraceni e paladini, cantata dall’Ariosto. Un pellegrinaggio dell’arte e del teatro che il puparo siciliano Mimmo Cuticchio, ha avviato, chiamando a raccolta amici e colleghi. che si sono riversati sui Pirenei, attesi dalla gente del posto che li segue con affetto. Gli artisti si esibiscono ovunque, tra selfie e applausi: nei cortili e nelle piazzette, sui pianori e lungo il Cammino di Santiago, incrociando i pellegrini.

A distanza di oltre 1200 anni, raggiungeranno il famoso “piano” dove avvenne la battaglia e dove, dinanzi alla lapide che ricorda la caduta di Orlando e di settanta paladini, Mimmo Cuticchio domani riproporrà il suo cunto antico. il teatro riesce quindi a riunire fronti diversi, come ha ricordato il Papa quando ha “consegnato” agli artisti siciliani, il suo messaggio di pace da portare a Roncisvalle.

Il pubblico che assiste alla Macchina dei Sogni a Roncisvalle
Il pubblico che assiste alla Macchina dei Sogni a Roncisvalle

Al pellegrinaggio di Mimmo Cuticchio e degli artisti, si sono uniti anche dodici Pari – intellettuali impegnati che vogliono portare il loro messaggio di pace e di tolleranza. Per strada, ad ogni tappa, il pupo Orlando, partito da Palermo “nudo e crudo”, riceve un “capo”, un elemento: la corazza, l’elmo, la tunica. La spada no, quella Mimmo Cuticchio la sta costruendo via via, con rami e arbusti raccolti lungo la via verso Ibañeta. Il pellegrinaggio di Cuticchio e il cunto finale chiudono l’edizione di quest’anno de La Macchina dei sogni, il festival di teatro di figura inserito in Palermo Capitale Italiana della Cultura.

L’Archivio Ignazio Moncada, nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e di Manifesta 12 (biennale di arte contemporanea in programma nel capoluogo siciliano da giugno a novembre 2018) presenta un grande progetto dedicato all’artista (Palermo 1932 – Milano 2012) che documenta come, pur operando prevalentemente altrove, il legame con la Sicilia non si sia mai interrotto.

S’intitola “Attraverso Palermo”, parte dal capoluogo e tocca Bagheria e Castelbuono con un itinerario suggestivo tra palazzi storici, castelli medievali e ville nobiliari che custodiscono al loro interno opere o installazioni site-specific realizzate negli anni da Moncada. Un racconto per immagini che ricuce la narrazione della poetica dell’artista attraverso la sua ricca e articolata produzione in Sicilia.

“Attraverso Palermo” fa parte dei Collateral Events di Manifesta 12 ed è organizzato dall’Archivio Ignazio Moncada in collaborazione con la Fondazione Sicilia, il Museo Guttuso di Bagheria e il Museo Civico di Castelbuono. Conclude idealmente l’itinerario la mostra al Convento del Carmine di Marsala dal titolo “Ignazio Moncada. Attraverso il colore (23 giugno–4 novembre 2018), a cura dello storico dell’arte Sergio Troisi.

04. BAGHERIA, Villa Trabia. MONCADA, Stanza dell'Irrequieto, ceramica policroma 1995
Bagheria, Villa Trabia. Stanza dell’Irrequieto, ceramica policroma 1995

“Si tratta – spiega Ruggero Moncada di Paternò, figlio dell’artista e direttore dell’Archivio – di un affascinante percorso che parte da Palermo e si spinge fino a Bagheria e Castelbuono alla scoperta delle opere realizzate da Ignazio Moncada in queste sue infaticabili esplorazioni di sempre nuovi linguaggi. Per l’occasione, solo su prenotazione tramite il sito www.ignaziomoncada.org, si potrà visitare per la prima volta in assoluto a Villa Trabia di Bagheria la “Stanza dell’Irrequieto”, camera rivestita da Moncada, nel 1995, in ceramica policroma da lui decorata. L’itinerario prosegue con il Museo Guttuso, che ospita alcune opere e una installazione, e con il Museo Civico di Castelbuono al quale di recente è stata donata l’opera dal titolo “La Maga Circe”. Infine Marsala, con la grande antologica che ripercorre 50 anni di pittura di Moncada”.

Raffaele Bonsignore, Presidente di Fondazione Sicilia: “Con Attraverso Palermo, Ignazio Moncada tocca due temi centrali per la Fondazione Sicilia: il primo è proprio la città, che passo dopo passo sta vincendo la scommessa iniziata con la sua nomina a Capitale italiana della cultura. E poi c’è il tema dell’arte contemporanea, tra evoluzione e dialogo. Un tema che con la città si intreccia e che, proprio da quest’anno, fa parte delle scommesse della Fondazione, che si è aperta anche a questi linguaggi significativamente proprio nel 2018”.

Del “sentimento del colore di Moncada” parla invece Sergio Troisi, lo storico dell’arte che ne ricostruisce e rilegge tutta la produzione riunita a Marsala: “Dalle astrazioni geometriche degli anni Sessanta, alle Trasparenze del decennio successivo; dalle Archeologie alla serie intitolata Alesa, che fornirà la grammatica-base alla pratica della Pont-Art (i grandi teloni montati sui ponteggi degli edifici milanesi in fase di restauro, il primo nel 1982, portico meridionale di Piazza Duomo), fino alla serie degli anni Novanta-Duemila, dedicate alla musica, danza e mito”.

Palazzo Branciforte. MONCADA, bozzetto preparatorio per opera Palazzo Branciforte
Palermo, Palazzo Branciforte

L’itinerario di “Attraverso Palermo” sulle orme artistiche di Moncada include Palazzo Branciforte (Palermo), dove il soffitto della biblioteca restaurata da Gae Aulenti ospita dal 2012 un suo importante intervento murale di grandi dimensioni (28×8 mt) e, fino al 4 novembre, il bozzetto preparatorio; Bagheria (Pa) dove, oltre a Villa Trabia e alla già citata “Stanza dell’Irrequieto”, è proposta una tappa al Museo Guttuso, a Villa Cattolica (altra villa settecentesca). E’ qui che, insieme all’opera “Archeologie Astratte” (1979) inclusa nella collezione permanente, saranno esposte al piano terra tre grandi tele del ciclo “Le Rappresentazioni”, produzione del 2000 dedicata alle Metamorfosi del Mito e, nella gipsoteca, la scultura in ceramica “Il pallottoliere”; e Castelbuono (Pa), dove il Museo Civico con sede nel Castello Ventimiglia dal 27 maggio arricchirà la collezione permanente con l’acquisizione de “La maga Circe”, acrilico del 2002.

Al progetto “Attraverso Palermo” è dedicato un vademecum cartaceo ispirato al segno grafico di Moncada, al suo sentimento autentico per il colore, all’indole così essenzialmente gioiosa e giocosa di un artista “irrequieto” per indole e per (auto)definizione. Un pieghevole in carta pregiata che, oltre a contenere le istruzioni per l’uso dell’itinerario nei siti d’arte di Palermo, Bagheria e Castelbuono, si trasforma in un modellino 3D della “Stanza dell’Irrequieto” e infine in un manifesto: sul retro infatti è stampato il bozzetto originale del soffitto di Palazzo Branciforte. Il progetto grafico è dello Studio di Architettura Ruggero Moncada.

Torna a funzionare la seggiovia di Piano Battaglia per offrire agli appassionati, la possibilità di raggiungere con facilità le vette che offrono panorami di incomparabile bellezza e che possono essere il perfetto punto di partenza per passeggiate ed escursioni fra monti e boschi. Da venerdì 15 giugno, infatti, fino a metà settembre, la struttura offrirà un’articolata offerta estiva che punta molto sui percorsi in mountain bike a disposizione anche di chi non dispone della bicicletta che potrà essere noleggiata sul posto.
Ma andiamo per ordine. Il calendario delle apertura prevede che gli impianti siano funzionanti dalle 10 alle 18, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 giugno, poi in tutti i sabati e domeniche di giugno e di luglio. Ad agosto l’apertura sarà continuata da sabato 4, fino a lunedì 20 agosto e poi ancora nel fine settimana (sabato e domenica da sabato 25 agosto a domenica 16 settembre).
Oltre una ventina gli eventi previsti durante la stagione. Fra questi il secondo raduno rally/enduro E-MTB in programma il 7 e 8 luglio, l’open Jazz Summer Campus 2018 in programma il 13 luglio e poi ancora l’inaugurazione di sentieri naturalistici il 17 giugno, il “giro dei quattro rifugi” il 9 settembre e poi concerti in quota, eventi Touring club e numerose repliche delle passeggiate naturalistiche a piedi e in mountain bike.
“Vivere la montagna anche in estate e consentire la piena fruibilità di Piano Battaglia è la sfida alla quale lavoriamo – ha commentato Antonio Catalano, presidente della Piano Battaglia srl – nella consapevolezza di poter dare un contributo importante allo sviluppo turistico  in tutte le stagioni nel territorio delle Madonie”.

Una storia di ristorazione iniziata nel 2000, in una piccola spiaggia di Islantilla, Huelva, in Spagna con un concetto rivoluzionario, semplice e di facile realizzazione. Un’idea nata per dar vita ad un prodotto caratterizzato da ingredienti di qualità, il tutto condito da un modo divertente di ordinare. Una combinazione di grande successo che, oggi, sbarca anche a Palermo, con una location a Piazza Fonderia, accessibile direttamente dalla Cala. Domani l’inaugurazione alle ore 18.

“100 Montaditos” è un luogo pensato per i giovani ma non solo, dove condividere esperienze e vivere intensamente ogni momento che condisce  il consumo gastronomico in senso stretto. Sono già oltre 35 i locali aperti in Italia e che quello di Palermo è il secondo in ordine di apertura in Sicilia, l’altro si trova a Siracusa.

E proprio nella “Palermo Capitale italiana della cultura” il senso di questa nuova attività economica e culinaria si incastra con la famosa “tessera di quel mosaico”, citazione tanto cara al sindaco Orlando.

La peculiarità di questo modo di pensare la cucina sta proprio nel cibo che viene appoggiato su una fetta di pane. E ricorda moltissimo le  “Tapas” spagnoleuna grande varietà di antipasti e stuzzichini, propri della cultura gastronomica spagnola, che vengono spesso servite come accompagnamento ad un aperitivo prima di pranzo o cena.

Parlare di 100 Montaditos significa parlare di un prodotto unico, in cui qualità e originalità sono gli elementi distintivi. Una delle chiavi del successo del menù è il pane. Un pane unico, con una ricetta brevettata e infornato al momento dell’ordine del cliente. Un tipo di pane tradizionale, servito sempre caldo e croccante, preparato secondo una formula esclusiva e offerto ad un prezzo irresistibile. Pensato sia per i consumatori che per gli investitori e che si è collocato come tra i migliori franchising di ristorazione al mondo.

I panini che si possono trovare da 100 Montaditos sono fatti con un pane di qualità servito con 100 varietà di ingredienti. E a questo punto non resta che gustarli, nella certezza che il palato rimarrà pienamente soddisfatto.

 

 

Guardano già al mese di agosto e hanno “staccato” un biglietto d’aereo per Buenos Aires, anzi è questo il premio che è stato consegnato ieri sera alla coppia lombarda formata da Marco Pasini e Mariana Alessandra Bettariga (Tango Escenario) e ai toscani Riccardo Pagni e Giulia del Porro (Tango de pista) che hanno vinto il Festival y Campionato di Tango, preliminare ufficiale ai Mondiali argentini, che si è svolto nel capoluogo siciliano e nell’ambito di Palermo capitale Italiana della Cultura. I campioni italiani sfideranno i tangueri di tutto il mondo, entrando di diritto alle semifinali, dal 9 al 22 agosto a Buenos Aires; inoltre gareggeranno anche ai Campionati europei di Cervia, in luglio.

Per la categoria Tango Escenario (la più scenografica), Alessandro Cavallaro e Mariella Monaco (Lazio) sono arrivati al secondo posto, Pierpaolo Pellegrini e Anna Maria Paradiso (Puglia) al terzo. La coppia Cavallaro-Monaco ha anche guadagnato il terzo posto nella categoria Tango de Pista, mentre la coppia seconda classificata è formata dagli emiliani Massimo Giarola e Michela Conti.

Un’inedita proposta di matrimonio. Non hanno vinto, ma la loro felicità è forse anche più palpabile: Stefano Arioli ha scelto questo momento per chiedere alla sua compagna di vita e di ballo, Chiara Luisi, di convolare a giuste nozze. Tutto come da copione in ogni proposta di matrimonio che si rispetti: tanguero inginocchiato e anello di brillanti d’ordinanza, tra gli applausi di centinaia di ballerini presenti. Ovviamente Chiara ha detto sì. Lasciando di lato passi e figure, per stringersi in un abraço ancora più entusiasmante.

Palermo ha dunque ospitato le selezioni preliminari ufficiali per l’Italia, le gare che hanno decretato i nomi dei campioni che partono per l’Argentina, scelti da una giuria eccezionale che ha riunito i maggiori campioni mondiali. A Palermo sono giunti infatti la campionessa del mondo Maria Ines Bogado, con il maestro e coreografo Roberto Zuccarino, il Campione del Mondo Gaspar Godoy con l’uruguayana Carla Mazzolini, il vice campione del mondo, nonché tris campione metropolitano Fernando Carrasco, con Carolina Giannini. E molte altre coppie, invitate da Barbara Cicero che, con la sua associazione sportiva European Tango, è l’unica riconosciuta dal Ministerio de Cultura del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires per l’organizzazione sul territorio italiano. Presenti a Palermo anche Gioia Abballe y Simone Facchini, di Sora (Frosinone) che l’anno scorso hanno guadagnato il titolo di vice campioni del mondo; e i cubani (ma residenti a Milano), e campioni italiani 2016, Julio Alvarez y Yailet Suarez.