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“Soltanto pura retorica quella Sindaco, quando dice che tutti i cittadini del mondo sono palermitani”. Ad attaccare questa volta Orlando è il consigliere comunale Igor Gelarda. L’esponente grillino ha stigmatizzato le parole del primo cittadino che, oggi, ha partecipato alla seduta del consiglio comunale, convocato in occasione della visita del presidente della Repubblica di Malta. La polemica, sempre sull’attualissimo tema dell’immigrazione.

“Orlando sulla gestione migranti ha preso una posizione polemica e totalmente antiteticaha continuato Gelarda –  rispetto quella del governo  Cinquestelle- Lega. E proprio lui, che ha messo sempre i palermitani in secondo piano, non dovrebbe permettersi di fare ciò. La stessa amministrazione comunale che crede che i problemi si possano risolvere con un pò di wifi e con qualche linea del tram o con qualche taglio di nastro, mentre i cittadini palermitani sono soffocati da spazzatura, traffico e i nostri figli costretti ad emigrare”.

“Ma soprattutto non faccia più confusione: lui non è l’ambasciatore della città di Palermo nel mondo. E’ il Sindaco della città. Smetta di promuovere l’immagine di una Palermo inesistente, piena di riconoscimenti internazionali e con i cittadini disperati, di fare gemellaggi e si occupi dei palermitani che si sentono e sono abbandonati. La fine del business sui migranti è uno dei 20 punti del governo giallo-verde, mentre si vergogni chi vuole spacciare per razzista coloro che vogliono solo bloccare loschi business. E con le risposte del governo di questi giorni è stata messa una prima pietra”.

E sulla vicenda Malta-migranti ha ribadito le parole del ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli: “Malta non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati”.

“Oggi, con il Movimento 5 stelle palermitano in linea con la politica nazionale, e penso con buona parte dei palermitani, sono qui per dire al sindaco Orlando e al resto dell’Unione Europea di collaborare seriamente per la gestione della crisi migranti, l’Italia non è più la cenerentola d’Europa. E al Sindaco di questa città dico di riflettere bene su come ha ridotto la città”.

E conclude lanciando strali contro i suoi compagni di gruppo: “Se poi qualcuno all’interno del gruppo consiliare palermitano non si sente in linea con le scelte del Movimento, può anche agire in maniera coerente e andare al gruppo misto”.