Il fortino, in cui si trova assediato lo “zio Saro” dopo la dèbacle personale alle elezioni europee (sconfitta Stancheris docet), sta iniziando a cedere.
Gli attacchi da “fuoco amico”, non ultimo quello del presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante (sponsor “politico” dell’assessore Vancheri), si moltiplicano in una sorta di lavorio ai fianchi, nel tentativo forse di rendere più docile il rivoluzionario di Gela. Tipo messaggio subliminale: o dai una svolta all’azione di governo, oppure la lettera di “licenziamento” è già pronta per essere spedita. Come dire: “di chi spada ferisce di spada perisce”.
In fondo lui in materia di tagli è davvero un Houdini. Un vero illusionista. E questa volta potrebbe fare l’ennesimo gioco di prestigio, facendo apparire e scomparire qualcosa nel vano tentativo di prendere tempo. Anche se è stato molto chiaro il suo messaggio: “non accetterò nessuna imposizione. Il Pd non ha fatto altro che parlare di rimpasto, mentre il mio governo salvava la Sicilia e i siciliani”. Beh, del naufragio ce ne siamo accorti, ma di scialuppe di salvataggio non ne abbiamo viste all’orizzonte.
Quindi la percezione di un governo da ultima spiaggia è davvero palpabile, in un contesto politico che vede l’area renziana del Pd contrattualmente autorizzata a spingere sull’acceleratore. Chiarissimi sono stati sia Faraone che Raciti, chiedendo in modo assolutamente palese il cambio di rotta. E quest’ultimo ha parlato proprio con un ultimatum: “se Crocetta non accoglierà la nostra disponibilità, credo che non ci sia più nulla da fare”. Più chiaro di così!
Non dimenticando che l’eventuale scioglimento del Parlamento siciliano, metterebbe su un piatto d’argento il “sogno nel cassetto” del primo cittadino di Palermo per la scalata a Palazzo d’Orleans. I problemi del Comune sarebbero soltanto un ricordo e verrebbero ereditati dal prossimo sindaco. Ovviamente di “fantapolitica” parliamo, ma forse non troppo……o no?
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Si dimentica troppo facilmente che malgrado gli antichi sogni nei cassetti e le vittorie in città, la bravura e l’onestà di Leoluca Orlando hanno un peso politico rilevante solo a Palermo. Nel resto della Sicilia Leoluca Orlando, politicamente è uno sconosciuto. Inoltre, negli ambienti politici tutti sanno chi sarà il prossimo Presidente della Regione, non si sa se dello schieramento riformista o di destra. Il Rettore Lagalla.