Dunque, si è scelto da parte del governatore Musumeci la linea morbida nei confronti del governo nazionale in tema di Dpcm-Covid, dopo che il ministro Boccia aveva fatto intendere che avrebbe impugnato gli eventuali atti difformi dallo stesso Dpcm.

Ieri sera il governo Musumeci ha approvato una norma che dà la possibilità allo stesso governo regionale di adeguare la ripresa delle attività economiche all’andamento effettivo del contagio nell’Isola.

“Stiamo applicando in Sicilia – spiega il presidente della Regione – lo stesso principio adottato dalla Provincia autonoma di Bolzano nello scorso maggio che assicura il rispetto dei valori costituzionali della sussidiarietà e della leale collaborazione. Quindi, chi parla di ‘scontro’ con lo Stato è solo in malafede. Siamo tutti consapevoli dei tempi difficili che ci attendono e della necessità di contenere la diffusione del virus, ma rivendichiamo anche responsabilità di anticipare e accompagnare la ripartenza per meglio rispondere alle specifiche esigenze del territorio siciliano”.

Alla fine ristoranti e bar rimarranno chiusi alle 18 e nei quattro articoli del disegno di legge approvato dal governo regionale però non è prevista la possibilità di chiudere i locali alle 23, ma “una norma che dà la possibilità al governo regionale di adeguare la ripresa delle attività economiche all’andamento effettivo del contagio nell’Isola”.

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