“Ho accettato l’incarico di formare un governo come mi ha chiesto il presidente della Repubblica. Sono molto onorato come italiano di questo incarico e naturalmente ce la metterò tutta. Mi presenterò con un programma che in caso di fiducia includa l’approvazione della legge bilancio e poi preveda lo scioglimento del Parlamento e elezioni nel 2019”.

Parole, quelle dell’economista Carlo Cottarelli, premier incaricato da Mattarella, per tentare di formare il governo dopo che, il possibile accordo giallo-verde tra Lega e cinquestelle, è rovinosamente naufragato.

“In assenza di fiduciaha continuato Cottarelli il governo si dimetterebbe immediatamente ed il suo compito sarebbe quello dell’ordinaria amministrazione per le elezioni dopo il mese di agosto. Essenziale rimane, comunque la partecipazione dell’Italia all’area Euro”. Il premier incaricato ha anche assicurato che in “tempi molto stretti” verrà presentata, al presidente della Repubblica,  la lista dei ministri.

Dunque, Cottarelli mette le mani avanti perchè, probabilmente, non vuole cadere nel tritacarne politico, facendo la fine di Salvini e Di Maio. E intanto tra richieste di impeachement per alto tradimento (in verità a chiederle sono Di Maio e la Meloni) e ritorno alle urne, il vero vincitore ha un nome e cognome: Matteo Salvini che, come il tanto sbandierato “miracolo italiano” di Berlusconi, ha portato la Lega dal 4 a quasi il 20 per cento e “rischia” che, al prossimo giro, possa fare l‘en plain e arrivare al 25. E chissà se tutto ciò è stato sapientemente costruito in ogni dettaglio per poter capitalizzare il risultato elettorale del 4 marzo e diventare leader incontrastato del centrodestra. Non resta che attendere e sapremo se la “trappola” di Salvini sarà riuscita e non sarà uno “scherzi a parte”.

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