Non si ferma il muro contro muro tra il sindaco Orlando e il ministro dell’Interno Salvini. Il primo cittadino di Palermo ancora una volta si oppone alle disposizioni, contenute nel decreto sicurezza, che non permetterebbero ad un Comune di iscrivere all’anagrafe gli stranieri in possesso di un permesso di soggiorno.

Questo pomeriggio Orlando ha firmato, invece, nuovi provvedimenti anagrafici con i quali autorizza la Polizia Municipale alla prosecuzione dell’iter di iscrizione anagrafica richiesta da alcuni cittadini stranieri presenti a Palermo. Salgono così complessivamente a 60 i provvedimenti di questo tipo firmati dal Sindaco nelle ultime settimane.

Una sfida con tanto di “sciabola” bianca contro Salvini che su questo tema è impegnato da mesi a costruire una vera e propria macchina di consenso elettorale.

Ma Orlando pone il problema della questione definendo il quadro complessivo come di “evidente difficoltà interpretativa, a seguito del conflitto fra norme tutt’ora in vigore”.

“Nel testo del provvedimento – aggiunge Orlando – si legge, infatti, che ‘se le iscrizioni e variazioni anagrafiche dello straniero regolarmente soggiornante sono effettuate alle medesime condizioni dei cittadini italiani, se la dimora dello straniero si considera abituale raggiunti i tre mesi di ospitalità in un centro di accoglienza, se la dimora abituale è fondamento della residenza e se, infine, è fatto obbligo ad ognuno di chiedere la iscrizione nell’anagrafe del Comune di dimora abituale, ne deriva che tale iscrizione risulterebbe doveroso sia chiederla che ottenerla (ove non esistano altri elementi ostativi a seguito delle verifiche di legge), anche utilizzando documenti differenti da quello del permesso di soggiorno, ma ugualmente idonei ad attestare la regolarità del soggiorno medesimo per le finalità anagrafiche’.

Inoltre, secondo Orlando, il Sindaco è obbligato dalla legge a “soppesare in modo ponderato gli interessi pubblici e privati emergenti, essendo per altro il rispetto e la garanzia di questi ultimi una parte essenziale della costruzione di condizioni di legalità e sicurezza per la comunità locale”.

Quindi alla luce di questa forzatura da parte di Orlando non si farà attendere la reazione di Salvini che nei mesi scorsi (noi di Bloggandosicilia ne avevamo ampiamente parlato), aveva replicato ad alcuni suoi attacchi sulla stampa. In fondo al 26 maggio manca poco e le europee saranno decisive per i futuri equilibri politici.