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E’ un’analisi drammatica quella che viene descritta nel nuovo report dello Svimez 2022 (Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), che stima in 760 mila nuovi poveri causati dallo shock inflazionistico (287 mila nuclei familiari), di cui mezzo milione al Sud.

Secondo lo Svimez la colpa sarebbe l’aumento dei beni energetici e alimentari. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta potrebbe crescere di circa un punto percentuale salendo all’8,6%, con forti eterogeneità territoriali: +2,8 punti percentuali nel mezzogiorno, contro lo 0,3 del Nord e lo 0,4 del centro.

E, quindi, nel 2023 il Mezzogiorno rischierebbe la recessione con un Pil che potrebbe contrarsi fino a -0,4% contro il +2,9% di quest’anno. Il dato medio italiano dovrebbe attestarsi, invece, intorno al +0,5% (3,8% nel 2022). Gli effetti territorialmente asimmetrici dello shock energetico, penalizzando soprattutto le famiglie e le imprese meridionali, dovrebbero quindi riaprire la forbice di crescita del Pil tra nord e sud.

Dati che, comunque, non possono prescindere da un piano di interventi chiari da parte del governo. Infatti, le politiche nazionali dovranno assicurare continuità alle misure contro il caro energia e accelerare il rilancio degli investimenti pubblici e privati, per evitare che la situazione economica diventi ancora più grave e insostenibile.

In particolare in Sicilia dove lo stesso Svimez parla di bassa crescita del Pil per gli effetti dell’inflazione, della situazione precaria e di sviluppo del lavoro. A ciò si aggiunge una fortissima carenza della qualità dei servizi come quelli delle scuole primarie per i bambini e con pochissime occasioni offerte per il tempo pieno. Ma l’elemento centrale rimane sempre la mancanza di lavoro e le mancate politiche per affrontare il problema.

Un quadro, dunque, che mostra sempre più una netta differenza tra nord e sud, non solo dal punto di vista economico, ma anche dell’offerta. Una terra, la Sicilia, con enormi potenzialità territoriali (i luoghi d’arte, il turismo, l’insularità etc. etc.) che, invece, resta ferma al palo rischiando una profonda recessione e un divario incolmabile con il resto del paese.

Allarmanti i dati di uno studio che afferma come le balene, che nuotano nella costa della California, possano ingerire fino a 10 milioni di pezzi di microplastiche al giorno.

La stima è stata elaborata dagli scienziati della Stanford University e della California State University, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Nature per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Shirel Kahane-Rapport e Matthew Savoca, ha sviluppato dei modelli per calcolare quanta microplastica questi mammiferi possano ingerire su base giornaliera.

Le balene, che includono balenottere azzurre, megattere e balenottere comuni, sono particolarmente a rischio di ingestione di microplastiche a causa del loro comportamento di filtraggio, dell’immenso consumo di prede e della sovrapposizione dell’habitat con regioni inquinate.

I ricercatori hanno combinato i dati sulla microplastica della California Current con misurazioni del comportamento di foraggiamento ad alta risoluzione di 191 esemplari.

Questi animali, rivelano gli autori, si nutrono principalmente a profondità di 50-250 metri, dove si trova la maggior parte delle microplastiche. Sulla base delle misurazioni, gli studiosi hanno stimato che le balenottere azzurre potrebbero consumare circa 10 milioni di pezzi di microplastica al giorno, mentre le megattere potrebbero ingerire fino a quattro milioni di frammenti ogni giorno. Sebbene non si conoscano gli effetti a lungo termine dell’assunzione di queste sostanze, gli scienziati suggeriscono che le balene potrebbero correre rischi fisiologici e tossicologici a causa delle microplastiche.

Questi risultati, concludono gli esperti, evidenziano che le microplastiche rappresentano un importante fattore di stress per la popolazione di balene, per cui nelle prossime indagini sarà fondamentale comprendere le conseguenze delle microplastiche sulla fauna marina. 

(fonte agenzia agi e tuttogreen.it)

Continua lo scontro tra il governo francese e quello italiano sul tema dei migranti. Ancora una volta l’Eliseo attacca la premier Meloni parlando di “un brutto gesto” da parte di Roma sul caso dei migranti della Ocean Viking, e aggiunge comunque che “l’importante è continuare la cooperazione e non fermarsi qui. Le persone sbarcate a Tolone saranno detratte dal numero che accogliamo quest’anno nell’ambito del meccanismo di solidarietà con l’Italia”.

Sui 234 naufraghi sbarcati a Tolone dalla Ocean Viking, 123 sono oggetto di un “rifiuto d’ingresso” in Francia, afferma il ministero dell’Interno di Parigi.

“Credo che abbiamo mediato bene perché qui Italia e Francia hanno avuto un buon contatto fra di loro”, ha intanto detto la ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser, in conferenza stampa a Eltville, alla fine del G7, rispondendo a una domanda sul confronto fra Francia e Italia.

Tutto ciò all’indomani del recente summit del G20 di Bali in cui la premier italiana aveva glissato affermando che “con il Presidente francese non ci è stato modo per approfondire le vicende che ci riguardano, ma non abbiamo bisogno di arrivare a Bali per parlare di questo, ci siamo concentrati su altro”. Questo la dice lunga su quanto siano ormai incrinati i rapporti con Macron, che non ha avuto alcun colloquio con la Meloni.

L’incontro tra la Meloni e Macron prima “dell’incidente” diplomatico sui migranti

“Il sogno migratorio dei giovani dall’Africa deve essere gestito da noi e dai Paesi da cui provengono, non dai trafficanti”, ha detto, parlando della questione migranti, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Napoli.

“L’Italia ha fatto tornare la giusta attenzione degli organismi d’Europa sul tema. Il piano ruota sulla convinzione che serve ogni azione di fermezza per respingere i traffici illegali nel Mediterraneo, una via su cui siamo d’accordo tutti anche alla luce della indagine della magistratura a Caltanissetta su cosa ruota attorno al traffico di uomini in arrivo dal Nordafrica. La fermezza che vogliamo opporre e mantenere – ha concluso il ministro dell’Interno italiano – deve essere compensata con canali di flussi di ingresso legali e da un corridoio umanitario che noi siamo gli unici che già facciamo in Europa”.

(Fonti: ansa.it, triesteallnews.it e open.online.it)

E’ scontro tra il vicesindaco di Palermo, Carolina Varchi (Fdi) e il segretario generale del Comune, Raimondo Liotta. Infatti, su proposta dalle minoranze in consiglio comunale, il segretario generale del capoluogo siciliano, aveva invitato gli uffici ad adeguare il lessico alle ragioni di genere.

Adesso, invece, Carolina Varchi (FdI) ha trasmesso agli uffici comunali una nota in merito alla questione, lamentando di essere stata “emarginata” rispetto alle decisioni e di nutrire “disinteresse per la modifica della desinenza così come proposta”.

“Si ritiene, infatti, – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – che iniziative simili distolgano l’attenzione da un’autentica difesa di diritti e prerogative delle donne che certamente non sono riconducibili all’utilizzo di una vocale in luogo di un’altra ma che richiedono interventi incisivi in materia di sostegno al lavoro femminile, alla parità salariale, alla famiglia (anche mediante l’erogazione di servizi per l’infanzia), al contrasto di ogni violenza di genere, solo per citarne alcuni in un elenco che non ha pretesa di esaustività ma di sola esemplificazione”.
“Soltanto se e quando ogni battaglia per l’affermazione completa e compiuta delle pari opportunità sarà vinta, si potrà tornare a dibattere su questioni squisitamente lessicali – aggiunge la Varchi – che nulla tolgono e nulla aggiungono all’affermazione dei diritti delle donne. Chiedo, pertanto, con riferimento alle funzioni ricoperte pro tempore dalla scrivente, che si continui ad utilizzare la locuzione “il Vicesindaco” e “l’Assessore”, diversamente non sarà sottoscritto alcun atto”. 

(fonte Ansa e l’Opinione di Sicilia)

E’ Rishi Sunak il nuovo premier britannico che sostituisce Liz Truss, dimessasi dall’incarico nei giorni scorsi. Il partito conservatore inglese, dunque, ha deciso. La maggioranza dei Tories ha scelto di incoronare il 42enne come nuovo leader del Partito e, automaticamente, anche come nuovo primo ministro. Sunak ha avuto la meglio contro gli altri due candidati alla leadership del partito: l’ex premier Boris JohnsonPenny Mordaunt, attuale leader della Camera dei Comuni che si è ritirata dalla corsa. Dopo le dimissioni di BoJo nel luglio scorso e quelle di Liz Truss, il 20 ottobre, Sunak diventa così il terzo premier britannico in poco più di tre mesi. Non solo: il nuovo leader dei conservatori, che ha origini indiane, sarà anche la prima persona non bianca a ricoprire il ruolo di primo ministro.

Nato a Southampton nel 1980 da una coppia di immigrati indiani, Sunak è cresciuto in una famiglia benestante. Suo padre Yashvir è medico, mentre la madre Usha è titolare di una farmacia. Dopo una laurea in Filosofia, politica ed economia a Oxford, Sunak vola negli Stati Uniti, dove ottiene un master in Business administration all’Università di Stanford. È lì che conosce Akshata Murty, figlia di un miliardario indiano fondatore del colosso informatico Infosys. I due si sono sposati nel 2009 e hanno avuto due figli. Una volta tornato nel Regno Unito, i primi passi di Sunak nel mondo del lavoro non sono nella politica, ma nel mondo della finanza: prima a Goldman Sachs (per quattro anni) e poi in alcuni fondi speculativi. Un passato che gli è valso l’appellativo di “uomo di Davos”, usato dai rivali laburisti in riferimento alla città svizzera che ospita ogni anno il meeting del World Economic Forum.

Rishi Sunak e Liz Truss

Negli ultimi mesi, Sunak non è stato esente da scandali. Ad aprile, i media britannici hanno scoperto che la ricchissima moglie Akshata Murty ha sfruttato per anni una controversa legge sul domicilio oltremanica per non pagare le tasse nel Regno Unito. Una rivelazione arrivata proprio mentre suo marito, nelle vesti di ministro delle Finanze, si preparava ad alzare le tasse per la prima volta dopo molti anni. Quelle stesse inchieste hanno poi portato a un’altra rivelazione: Sunak aveva da poco fatto richiesta per una green card negli Stati Uniti, probabilmente per trasferirsi oltreoceano. A tutto questo si aggiunge poi il partygate, lo scandalo in cui Johnson e alcuni suoi alleati, tra cui proprio il nuovo premier inglese, sono stati multati per aver violato le restrizioni anti-Covid. Le dimissioni di Sunak, arrivate il 5 luglio, sono state l’inizio di una serie di addii che ha portato al passo indietro di Johnson.

(fonte repubblica e openonline)

E’ un vero e proprio bollettino di guerra sul versante del caro energia nel nostro paese. “Andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, che si inseriscono in un quadro rilevante di variazione di tutto il sistema”, ha detto Stefano Besseghini, intervenendo all’Italian energy summit.

A lanciare il primo allarme è lo stesso presidente dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che domani comunicherà le nuove tariffe per l’elettricità.

E anche le associazioni dei consumatori insorgono e chiedono all’autorità di fare marcia indietro sull’invio mensile delle bollette e il nuovo metodo di calcolo per le tariffe del gas. Il Codacons stima che la decisione di Arera di scegliere da ottobre il mercato Psv per la determinazione delle tariffe del gas, potrebbe comportare un esborso aggiuntivo tra i +450 e i +500 euro annui a famiglia. Contro questa decisione l’associazione ha già fatto ricorso al Tar della Lombardia e ne sta preparando un altro contro le bollette mensili, che definisce “un inganno”.

Già nei primi 9 mesi del 2022 bolletta gas ha raggiunto quota 1.516 euro a famiglia, con un balzo del 93% sul 2020, calcola Assoutenti. Ora “l’incidente che ha colpito due linee del Nord Stream nel mar Baltico, il nuovo metodo di calcolo scelto da Arera per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale, rischiano di far schizzare alle stelle le bollette degli italiani”, denuncia l’associazione.
Anche Consumerismo No Profit attende “enormi rincari” per gli ultimi mesi del 2022 e chiede ad Arera di fare un passo indietro su bollette mensili e calcolo delle tariffe del gas, “garantendo gli interessi degli utenti e non quelli delle società energetiche”.

Il prezzo del gas intanto, dopo il Nord Stream, è in altalena: risale mentre la Danimarca sottolinea che ci vorrà una settimana o due prima che le perdite sul Nord Stream possano essere esaminate scendendo in profondità. I Ttf ad Amsterdam tornano sopra quota 200 (sfiorano 201) euro al megawattora segnando un rialzo dell’8% per cento. 

(fonte ansa – foto di Altroconsumo)

Una Giorgia Meloni appena 19enne esaltava le doti politiche di Benito Mussolini. Era il 1996 e in Italia, due alleanze concorrevano alle elezioni del 21 aprile. La destra con il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, Alleanza Nazionale e il CDD. La sinistra con il partito di Romano Prodi, il PDS, il PPI e le varie sinistre (coalizione dell’Ulivo). 

In un servizio del telegiornale francese Soir 3, Giorgia Meloni viene descritta come una militante molto attiva di Alleanza Nazionale che riprende idee neofasciste. Nell’intervista in francese, la Meloni spiega che Mussolini è stato un buon politico per l’Italia, un’idea (secondo la tv francese) condivisa dal 61% dei militanti di Alleanza Nazionale e da quella di sua madre, Anna Paratore, ex militante del partito fascista MSI e poi di Alleanza Nazionale.

IL VIDEO

(fonte twitter pagina: abolizione del suffragio universale)

Finalmente si riaprono le porte ad una serie di eventi, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale della città. Nell’atrio di Palazzo Mirto a Palermo, questa mattina, è stata presentata la terza edizione di RestART, manifestazione culturale che ritorna dopo i due anni di limitazioni causati dalla pandemia. Alla presentazione erano presenti il Presidente degli Amici dei Musei Siciliani, Bernardo Tortorici di Raffadali, curatore e ideatore del festival, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il direttore generale del dipartimento dell’assessorato dei Beni culturali e identità siciliana, Franco Fazio e il direttore del sistema museale dell’Università di Palermo, Paolo Inglese.

Dal 22 luglio al 10 settembre, ogni venerdì e sabato si visiteranno, con prenotazione online, scegliendo l’orario tra le 19 e mezzanotte.  Riaprono così i quattro oratori serpottiani – Santa Cita, Santissimo Rosario in San Domenico, San Lorenzo e San Mercurio; si scopriranno in notturna le tele di Palazzo Abatellis e la sua meravigliosa Annunciata, gli stucchi dell’Oratorio dei Bianchi, gli arredi di Palazzo Mirto, ma anche la meravigliosa scaffalatura lignea di Palazzo Branciforte. Si entrerà fino a mezzanotte nei palchi del Teatro Massimo, nei siti arabo normanni, San Giovanni degli Eremiti, con il suo magnifico Chiostro splendidamente illuminato e la Cuba, il sollazzo dei sovrani normanni e riapriranno per questa occasione l’eclettica e conturbante palazzina Cinese, le inquietanti carceri dei Penitenziati con i graffiti che raccontano l’orrore dell’inquisizione ed il palazzo Chiaramonte – Steri che ospita, con un nuovo allestimento, la Vucciria di Guttuso, il museo Salinas, dove si possono ammirare le meravigliose metope di Selinunte, il museo di Palazzo Riso, ricco contenitore di arte contemporanea e tanto altro.

L’atrio di Palazzo Mirto

Eventi speciali: quest’anno la manifestazione si arricchisce di un considerevole numero di eventi speciali, che contribuiscono ad identificare RestArt come un vero e proprio Festival. Visite speciali in luoghi speciali, mostre, video mapping, teatralizzazioni, incontri, concerti: Palazzo Gangi, già venerdì 22, primo dei quattro appuntamenti della rassegna, apre gli splendidi saloni dove fu ambientato il Gattopardo, Palazzo Butera, che propone, oltre ai normali percorsi museali, la visita alle stanze private ed alla magnifica terrazza sul Foro italico dei Valsecchi, la mostra sulle antiche ed inedite foto della famiglia Florio alla Casa Florio dei Quattro Pizzi, la riapertura del Museo della Specola, la scoperta, a partire dal secondo weekend della misteriosa villa Alliata di Pietratagliata a restauro in corso, le conversazioni in terrazza a Palazzo Abatellis che vedono come protagonisti Luca Guadagnino, Marco Betta, Iano Monaco e Beatrice Monroy raccontare i grandi capolavori d’Arte Incompiuti,  il concerto alla Martorana, il video mapping LEPANTO di Dario Denso Andriolo sonorizzato da Gianni Gebbia all’oratorio di S.Cita, le teatralizzazioni  presso le Carceri dell’Inquisizione con il ritorno de “ La notte delle streghe”, che tanto successo ha riscosso, presso la palazzina Cinese dove Ferdinando e Carolina di Borbone accoglieranno i visitatori e a Villa Pottino con il fantasma della zia Mimmi (interpretata da Stefania Blandeburgo). Ed inoltre le declamazioni dei Trionfi di Petrarca, con Stefania Blandeburgo e Beatrice Monroy, opportunamente recitati sotto il trionfo della Morte, il festival swing al castello della Cuba, gli incontri con Gaetano Basile all’Archivio comunale, i laboratori didattici, in collaborazione con Coopculture, al Museo Salinas, la rassegna musicali dei giovedì al ninfeo curata da Gianni Gebbia ed il concorso musicale “Soli al Salinas” in collaborazione con il Conservatorio Scarlatti di Palermo. Ed ancora esperienze sensoriali all’Orto botanico, sempre in collaborazione con Coopculture ed a S.Giovanni degli Eremiti, visite speciali in luoghi di charme come il Museo Stanze al Genio e l’affascinante Camera dello Scirocco di Villa Naselli e tanto altro ancora.  Il programma completo può essere visualizzato sul sito www.restartpalermo.it.

Palazzo Gangi

La manifestazione si chiuderà domenica 11 settembre a Palazzo Branciforte con l’inaugurazione del monumento che la Fondazione Sicilia ha commissionato per ricordare Sebastiano Tusa.

Palermo, dunque, deve ripartire. Dai suoi tesori più autentici: quell’enorme patrimonio di siti culturali, musei, palazzi che permettono di leggerla attraverso periodi, dominazioni, strati diversi che sono la vera ricchezza di una città multiculturale. Il lockdown ha provocato la chiusura di tutto il patrimonio monumentale, l’azzeramento delle attività delle associazioni culturali, dello spettacolo e degli artisti; lo stop di tutte le realtà commerciali – ristoranti, bar, alberghi, B&B, negozi vari collegati, il mondo delle guide turistiche: per questo si è sentita la necessità di proporre un progetto che vede il coinvolgimento di Confcommercio come partner strutturale dell’iniziativa e che possa creare, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che hanno aderito, le basi per una nuova ripartenza, questa volta finalmente libera, mirata al turismo ed a tutto quel mondo ad esso collegato.

RestART” è frutto della collaborazione tra l’associazione Amici dei Musei Siciliani – che negli anni ha organizzato manifestazioni come Kals’art, Notte dei Musei, Itinerari serpottiani e co-organizzato Le Vie dei Tesori – e Digitrend, azienda specializzata in Digital Transformation che ha sviluppato una piattaforma smart di prenotazione, ticketing ed audio guide. www.restartpalermo.it.

INFO PRATICHE

RestART si svolgerà da venerdì 22 luglio a sabato 10 settembre. I siti apriranno straordinariamente in notturna, ogni venerdì e sabato dalle 19 a mezzanotte. Ingressi e

prenotazioni su www.restartpalermo.it, scegliendo precisi slot orari, secondo le indicazioni di ciascun sito.

VISITE AI SITI

Casa Florio ai 4 pizzi

Campanile di S.Giuseppe cafasso

Museo Pitrè

Museo Salinas

Museo Riso

Steri 

Carceri della Santa Inquisizione
Palazzo Abatellis
Palazzo Mirto
Cuba

Palazzina cinese

Palazzo Branciforte

Palazzo Butera
Teatro Massimo

Oratorio dei Bianchi
Chiesa della Catena
Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti

Oratorio di S.Lorenzo

Oratorio di S.Mercurio

Oratorio di S.Cita

Oratorio del SS.Rosario in S.Domenico

Orto botanico

EVENTI SPECIALI

– Palazzo Butera  visite esclusive alle stanze private del palazzo  30 luglio, 27 agosto, 3 settembre

– Palazzo Gangi visite esclusive  22 luglio – 12 e 26 agosto – 9 settembre   h.19,00

– Villa Alliata di Pietratagliata dal 29 luglio al 10 settembre con turni dalle 18 alle 21  

– Museo Abatellis “Le grandi incompiute dell’arte” – conversazioni con: 26 agosto Marco Betta, 27 agosto Luca Guadagnino, 2 settembre Beatrice Monroy, 9 settembre Iano Monaco

–  Tonnara Florio i 4 Pizzi –  Mostra: “Attimi, i Florio in bianco e nero” dal 22 luglio al 10 settembre venerdì e sabato h.17 – 21 

– Museo della Specola 29 luglio e 10 settembre 20     alle 19 alle 20,30, alle 22,00

– Carceri dell’Inquisizione –  teatralizzazione “La notte delle streghe”  9 e 30 agosto, 6 settembre h.19,00 e h.21,00

– Palazzina cinese – teatralizzazione “Ferdinando e Carolina” 5 e 27 agosto  h.19,30 e h.21,00

– Oratorio di S.Cita – LEPANTO Video Mapping di Dario Denso Andriolo sonorizzato da Gianni Gebbia

– Archivio comunale – Gaetano Basile 5 – 12- 19 e 26 agosto h.21,15

– Palazzo Abatellis – “I trionfi” di Petrarca con Stefania Blandeburgo e Beatrice Monroy

26 e 27 agosto – 3, 4, 9 e 10 settembre h.19,00

  • Museo Stanze al Genio – 22 e 29 luglio, 5 e 26 agosto, 2 e 9 settembre h.20,00 – 21,00 e 22,00
  • Camera dello Scirocco di villa Naselli 29 luglio e 2 settembre h.20,00

– Martorana – 28 luglio h.20,00   concerto dell’Officina barocca siciliana

– Palazzo Mirto – i giovedì del Ninfeo, rassegna musicale diretta da Gianni Gebbia 11, 18 e 25 agosto h.21,15

– Cuba swing festival – 1, 2 e 3 settembre dalle 21,30

– Palazzo Abatellis – 6 settembre concerto di Ars Subtilior h.21,15

– Museo Salinas – concorso musicale Soli al Salinas

– Palazzo Mirto – Concerto “Canzoni siciliane per S. Rosalia ” 8 settembre h.21,15

– Palazzo Mirto – 27 luglio h.21,15 Concerto di Elisabetta Guglielmin

– Chiesa di S. Giovanni degli eremiti: percorso sonoro olfattivo di Gianni Gebbia e Clelia Prestige 12 e 13 agosto h.19,00 – 19,30 e 20,00

– Museo Salinas: laboratori per bambini a cura di Coopculture – h.20,00 tutti i venerdì

– Orto botanico: visite esperenziali a cura di Coopculture tutti i sabato h.21,00 – 22,00- 23,00

N.B. Tutti i giorni e gli orari per le Visite e per gli Eventi Speciali vanno verificati all’interno del sito www.restartpalermo.it 

DICHIARAZIONI:

Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente degli Amici dei Musei Siciliani e ideatore di RestArt

“Dopo due edizioni molto sofferte, sottomesse alle necessarie limitazioni sanitarie questa terza edizione di RestArt si presenta finalmente priva di restrizioni, piena di contenuti ed eventi speciali, di incontri, concerti e teatralizzazioni, una festa dei beni culturali liberati. E sarà anche una festa degli artisti e degli operatori che torneranno a cantare la bellezza della città. Un ritorno alla vita che, nel claim della manifestazione abbiamo voluto descrivere con la parola “Show”, lo spettacolo dell’arte, lo spettacolo nell’arte, la sua esibizione per la cura delle nostre menti e delle nostre anime duramente provate da questi anni di restrizioni. Ringrazio tutte le Istituzioni per la condivisione e la collaborazione dimostrata nel portare avanti il progetto e Confcommercio che ci ha sostenuto fin dal primo momento, condividendo l’idea che la rinascita potesse ripartire dal patrimonio cittadino e che questa potesse essere traino per l’economia cittadina”.

ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA, ALBERTO SAMONÁ

“Il grandissimo successo di visitatori raggiunto nelle prime due edizioni di RestArt – evidenzia l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è il miglior biglietto da visita per un’iniziativa che in questo periodo estivo valorizzerà ulteriormente il nostro patrimonio culturale, mediante aperture serali e diversi incontri all’insegna della Cultura e dell’identità. Con questa terza edizione, RestArt si conferma come uno di progetti di punta sposati dall’assessorato regionale dei Beni culturali, aprendo le porte alla conoscenza di musei e luoghi della cultura della città di Palermo. È questa la direzione che ci siamo dati fin dall’inizio del nostro mandato: puntare sulla cultura per infondere consapevolezza e amore per la nostra terra”.

SINDACO DI PALERMO, ROBERTO LAGALLA

Mai come quest’anno nel titolo della rassegna RestArt c’è tutta la voglia di ripartenza dopo i due anni di restrizioni a causa della pandemia. In questa edizione di RestArt e in altre iniziative culturali viene espresso il desiderio di rinascere della città. E far scoprire ai turisti e agli stessi palermitani i luoghi simbolo della cultura e dell’arte della città è senza dubbio uno dei migliori modi per realizzare questo desiderio. Il mio ringraziamento va agli organizzatori della rassegna che sono riusciti a mettere in piedi    un cartellone di iniziative che coniuga, arte, musica, teatro e anche laboratori per bambini per avvicinare i più piccoli al mondo della cultura.”  

PATRIZIA DI DIO, PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO PALERMO

“Abbiamo condiviso l’idea di RestArt fin dall’inizio e anche oggi, in mezzo ad una grave crisi e in piena fase di ricostruzione, la cultura e la bellezza possono tornare ad avere un ruolo importante nella ripresa economica e sociale. La cultura e l’arte, i luoghi simbolo della nostra identità, sono il più potente sistema di promozione del nostro territorio. Dopo due anni condizionati dalla pandemia, RestArt avrà finalmente la possibilità di coinvolgere un numero sempre crescente di turisti che sono tornati ad affollare la città, coniugando in modo intelligente turismo, cultura e arte”.                                                                                                                               

“Un tavolo permanente di confronto per definire le proposte da porre in essere, delineando i percorsi rivolti ad instaurare un dialogo costruttivo e virtuoso con l’amministrazione regionale. Sono circa il 90 per cento delle cooperative aderenti in Sicilia, rappresentate da CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP, UNCI ED UNICOOP, quelle che hanno già aderito all’iniziativa”.

Questa l’intesa raggiunta in un vertice regionale tra i presidenti delle quattro associazioni regionali Gaetano Mancini (Confcooperative), Filippo Parrino (Legacoop), Andrea Amico (UNCI) e Felice Coppolino (Unicoop) che si è svolto ieri a Palermo. Accordo importantissimo in cui sono state affrontate le tematiche del sistema cooperativo siciliano e gli interventi necessari al suo rilancio.

“Il tavolo – hanno affermato i rappresentanti delle associazioni cooperative siciliane – sarà il preambolo alla celebrazione degli stati generali della cooperazione siciliana che si svolgeranno alla fine di settembre. Sarà quello il luogo dove fare il punto sul valore della cooperazione in Sicilia in termini di apporto allo sviluppo economico e sociale. Un percorso che ci vede tutti accomunati in un solo obiettivo: mettere in campo tutte le energie e le professionalità umane esistenti, in un quadro di crescita dopo i dolorosi anni della pandemia che ha distrutto le imprese e desertificato il territorio”.

“Un patrimonio immenso che non possiamo disperdere e che deve essere il volano di un imprescindibile processo di rinascita e di investimenti per la nostra Sicilia. Abbiamo il dovere – hanno concluso i vertici siciliani di Confcooperative, Legacoop, Unci e Unicoop – di portare avanti alcuni importanti progetti che saranno annunciati nel corso degli stati generali di settembre e che non potranno prescindere da un coinvolgimento ampio delle forze produttive, politiche e sociali siciliane”.

“Un bilancio positivo che, oggi, ci consente di guardare ancora lontano, protagonisti di una stagione che deve mettere sempre al centro la figura della nostra professione, assieme alle quattro parole chiave: ecologia, sostenibilità, innovazione e benessere. E tra i tanti risultati ottenuti, fino a ieri impensabili, vi è quello della legge regionale sulla ‘certezza dei pagamenti’ delle parcelle, alla cui stesura abbiamo fattivamente partecipato. Una vera e propria rivoluzione per la nostra categoria”.

È quanto afferma il presidente uscente dell’Ordine degli ingegneri di Palermo e docente all’Università degli studi dell’Ateneo palermitano, Vincenzo Di Dio, che traccia un bilancio dell’attività dell’Ente, a pochi giorni dal rinnovo del consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Palermo e che lo vede nuovamente in campo con la lista: “Ingegneri: continuità e innovazione”.

“Siamo riusciti in questo lungo percorso – continua Di Dio – a creare ed intensificare proficuamente i rapporti con gli altri ordini degli ingegneri, con la presidenza della Consulta regionale degli ordini degli ingegneri, con la presidenza della Rete delle professioni tecniche, con i tavoli tecnici insediati presso la Regione ed i comuni della Provincia di Palermo. Un percorso che ha consentito una maggiore valorizzazione e consapevolezza delle nostre competenze, poste al centro della profonda trasformazione che tutta l’Europa si appresta a compiere”.

“Ci siamo fatti promotori, inoltre – ha aggiunto ancora il presidente uscente – di iniziative che hanno coinvolto i giovani ingegneri che si approcciano alla professione. Abbiamo stipulato protocolli d’intesa con alcuni comuni della provincia per l’effettuazione di stage formativi presso le amministrazioni cittadine. E ancora, le proposte progettuali prodotte da giovani professionisti sono state protagoniste dei concorsi di idee sul museo del Liberty e sugli spazi urbani di aggregazione nella realtà post-covid”.

“Tutto ciò, anche, grazie al lavoro svolto da una squadra che ha sempre guardato al futuro e all’innovazione, in una prospettiva costruttiva e di dialogo. Chi gestisce la ‘cosa pubblica’ molto spesso fa fatica a guardarsi indietro, a fare i conti con quanto promesso, ad elaborare un resoconto sul proprio operato e, per questo motivo, ha una responsabilità ancora più pesante”.

Dunque, in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Palermo, il primo turno si svolgerà il 15-16 giugno e il secondo, invece, il 17-25 giugno, la componente “ingegneri: continuità e innovazione” ricandiderà il presidente uscente Vincenzo Di Dio e tutto il gruppo di aspiranti consiglieri formato da: Aldo  Bertuglia, Francesco De Rosa, Fabiana Dragotta, Salvatore Favuzza, Martina Greco, Vincenzo “Enzo” Greco, Maria Grillo, Bruno Lo Torto, Laura Milazzo, Agostina Porcaro, Elvira Restivo, Maurizio Onofrio Sciortino, Giuseppe Trombino e Dario Tomasini.

“L’obiettivo non può che essere quello di vedere unita tutta la nostra categoria, per affrontare le nuove sfide professionali, connesse ad una società in continuo divenire. E a questa trasformazione radicale si lega, fortemente, il progetto della lista “ingegneri: continuità e innovazione”. Ovviamente ancora molto si deve fare su alcuni temi quali: la definizione dell’equo compenso, l’eliminazione dei ribassi incondizionati nelle offerte; la creazione di un sistema di ammortizzatori sociali per le partite Iva”.

“La serenità del futuro deve passare dalla creazione di opportunità di lavoro diffuse, qualificate e giustamente remunerate e dalla formazione di professionisti preparati e pronti ad affrontare le nuove richieste del mercato nel campo dell’efficienza energetica. della digitalizzazione, dell’innovazione e della protezione dell’ambiente. Sono queste le nuove frontiere a cui dobbiamo guardare. Per affrontare le nuove sfide abbiamo bisogno di partecipazione come Università, scuola, enti di tutte le categorie e altri ordini professionali”,

Di Dio si sofferma, anche, sull’importanza della “qualificazione di un ruolo professionale che deve essere di alto livello e adeguato alle richieste del mercato italiano, europeo e alle sfide epocali che l’immediato futuro ci riserva”.

“Serve, inderogabilmente, una continuità di impegno con la nostra comunità – conclude il presidente uscente e candidato – con lo sguardo sempre rivolto al progresso che possa riportare la fiducia alle nuove generazioni. Ed è ciò che cercheremo di portare avanti in modo concreto per il bene della nostra categoria”.