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“La composizione delle liste per le imminenti elezioni Politiche ha dimostrato trasversalmente che in Italia occorrerebbe dare vita ad un’area politica degli SCONTENTI”.

Con questo post su facebook, Ninni Terminelli presidente dell’associazione “Sinistra delle Idee”, storico rappresentante della sinistra palermitana, recentemente approdato ad Articolo1, vicino al movimento Liberi e Uguali di Piero Grasso, ha annunciato, provocatoriamente, la volontà di creare un “partito” che raccolga gli scontenti della sinistra.

“Ma non dovevano tornare a scegliere i cittadini?” – si legge ancora nel post di Terminelli. “Ma così si intende recuperare il popolo dell’astensione? Non è un caso che gli attuali sondaggi dimostrino che questa proposta politica non sfonda in alcun modo, malgrado il calo del PD, mentre crescono i grillini e addirittura torna in vetta il fantasma di Berlusconi”.

E poi anche il riferimento all’amministrazione Orlando. “Meno male che almeno a Palermo esiste un’amministrazione comunale progressista in cui riconoscersi!”. Un plauso? oppure anche questa una provocazione? Di certo l’interrogativo che si pone tutto a sinistra è quello di una lotta fratricida tra “compagni” di lotta.

Infine un appello che suona proprio come una chiamata alle “armi”, ovviamente bianche. “Per tutte queste ragioni – continua ancora su Fb – nel futuro mi vedo impegnato in un’area degli SCONTENTI che faccia da pungolo alla politica, che chieda a gran voce programmi reali e concreti, soggetti politici aperti e vivibili, come condizione prioritaria e alla base di qualsiasi convergenza culturale e politica. Solo con questi presupposti e con questi impegni precisi sarà possibile stipulare alleanze, contribuire alla stesura dei programmi, accettare candidature, insomma lavorare con soggetti politici e dare il proprio contributo. Altrimenti si perde solo tempo e l’astensione continuerà a crescere a vantaggio dei populismi. Chi se la sente?”. E’, dunque, l’inizio di una lunga campagna elettorale?

Certamente lo scenario politico, dopo le elezioni nazionali del 4 marzo, determinerà a sinistra e non solo, una vera e propria resa dei conti.