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lagalla contributo alloggio studenti fuori sede

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“Per quale ragione il governo regionale dà soltanto contributi per quegli studenti in difficoltà economiche, e fin qui tutto bene, ma che pagano tasse e fanno riferimento ad Enti per il diritto allo studio di altre regioni o addirittura altri stati, e non anche per la stessa categoria reddituale di studenti rimasti a studiare in Sicilia ma fuori dalle graduatorie E.R.S.U. (spesso incolpevolmente)? Riteniamo doverosi maggiori chiarimenti in merito”.

A chiederlo al governatore della Sicilia e all’assessore regionale Roberto Lagalla, sono Giuseppe Miccichè e Alessandro Lipera, rispettivamente coordinatori dei giovani leghisti per la Sicilia occidentale e per la Sicilia orientale. Il riferimento è ai 7mln di euro che il governo Musumeci ha deciso di destinare per aiutare gli studenti universitari fuori sede che pagano gli alloggi dove risiedono, alla luce dell’emergenza Coronavirus.

“Nelle ultime settimane tantissimi studenti fuori sede siciliani – continuano i giovani leghisti siciliani – sono stati costretti, a causa della chiusura degli Atenei per prevenire la diffusione del coronavirus, a tornare presso le proprie residenze, abbandonando le sedi universitarie. Il governo regionale ha approvato, secondo la delibera della giunta regionale, lo stanziamento di 7 milioni di euro come contributo alloggio per gli studenti siciliani fuori sede. Quattro milioni sono destinati agli studenti iscritti in atenei al di fuori della Sicilia, anche all’Estero”.

“Tre milioni di euro andranno, e di questo siamo soddisfatti invece, agli studenti fuori sede, ma residenti in Sicilia – proseguono Miccichè e Lipera – che abbiano richiesto il contributo alloggio all’Ente Regionale per il Diritto allo Studio per l’anno accademico in corso e siano risultati idonei, ma non assegnatari del beneficio. Gli ERSU, inoltre, potranno emanare un ulteriore bando per l’erogazione di “sussidi straordinari” destinati a studenti, sia pure esclusi dalle graduatorie, ma che, a seguito dell’epidemia da Covid-19, siano venuti a trovarsi in stato di particolare bisogno personale o familiare”.

“Vogliamo segnalare al governo regionale il disagio creato dall’emergenza sanitaria, e dunque la mancanza di una visione più ampia anche di coloro i quali abbiano il bisogno di un contributo alloggio per case lasciate”.

“Bisogna tutelare – concludono i coordinatori di Lega Giovani – anche la categoria esclusa dal provvedimento, che sono la maggioranza degli studenti universitari siciliani, che in possesso di un regolare contratto di affitto, studiano in un Ateneo della Sicilia e non usufruiscono dei benefici ERSU, attraverso lo stanziamento di risorse economiche a loro tutela”.