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“In questa vicenda del Covid19, i pensionati sono sicuramente tra i soggetti più deboli e per loro serve maggiore attenzione e tutela. Alcune persone anziane, peraltro, per far fronte ad alcune spese eccezionali avevano fatto ricorso alla cessione del ‘quinto’ della pensione. Ebbene, trattandosi sostanzialmente di un mutuo, la Uil chiede che anche per i pensionati, che si trovino in questa condizione, valgano le norme che hanno ‘congelato’ o ‘sospeso’ il pagamento della rata mensile.

Ad intervenire sull’emergenza del coronavirus, a tutela dei pensionati, è il segretario generale della Uil, Salvatore Barbagallo.

“Sarebbe un segnale importante – conclude Barbagallo – per offrire un minimo di serenità in più a chi, in questa fase, è già costretto a sopportare particolari sacrifici e a vivere una situazione di inquietudine e incertezza. Chiederemo al Governo di assumere questa decisione”.

“In una regione come la Sicilia con epidemia contenuta, fatta eccezione per alcuni focolai, è possibile effettuare studi di sieroprevalenza e sieroconversione”.

Ad affermalo è il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, in un parere trasmesso all’assessorato regionale della Salute sull’utilizzo dei test rapidi e dei test sierologici.
Gli esperti sostengono che “ci sono sufficienti evidenze scientifiche che sorreggono la validità e l’utilità di questi test rapidi in ausilio alla sierologia classica e ai tamponi rinofaringei”.

“I componenti del Comitato, facendo esplicito riferimento agli asintomatici, rilevano in particolare che in questi soggetti – è scritto nel parere – andrà eseguito il test rapido con card come prima scelta. Se sia le IgM (immunoglobuline M) che le IgG (immunoglobuline G) risulteranno negative e il soggetto è a basso rischio allora può essere considerato non infetto, con sufficienti probabilità logiche e scientifiche”.

Quindi di fatto la Regione siciliana dà l’ok a questa metodologia. Adesso bisognerà capire come verranno svolti questi test e, soprattutto, quanti soggetti verranno coinvolti.

(fonte foto: wired.it)

In Sicilia sono attualmente 1.330 i soggetti positivi con 65 pazienti guariti. Questo è il dato aggiornato, a questo pomeriggio, della situazione nell’isola, in merito all’emergenza Coronavirus, fornito dalla Regione siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 13.814. Di questi sono risultati positivi 1.460 (+101 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.330 persone (+88).

Sono ricoverati 522 pazienti (+10 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (uguale), mentre 808 (+67) sono in isolamento domiciliare, 65 guariti (+5) e 65 deceduti (+8).

La situazione è ancora, purtroppo, in uno stato emergenziale e a ciò si aggiunge il disagio sociale che in questi giorni è sfociato con alcune proteste davanti agli ipermercati. Inoltre, si attende il picco del contagio che, da quello che dicono gli esperti, dovrebbe manifestarsi nella nostra isola verso le ultime settimane di aprile.

“Il 5 marzo scorso avevo lanciato un appello, con una lettera inviata al ministro alla Salute, Roberto Speranza, al quale chiedevo la riapertura immediata del punto nascite di Pantelleria. Un gesto dettato dalla gravissima situazione in cui vivono gli abitanti dell’isola e, in particolare, le donne in gravidanza che, in caso di necessità, sarebbero costrette ad un trasferimento in terraferma. E adesso il dramma, avvenuto pochi giorni fa sull’isola della Maddalena, in Sardegna, dove una partoriente ha perduto il proprio bimbo per un ritardo nell’arrivo dell’elicottero, che avrebbe dovuto trasportarla in una struttura ospedaliera al di fuori dell’isola”.

La parlamentare europea, Francesca Donato, aveva scritto una lettera ai primi di marzo al ministro Roberto Speranza, con la quale chiedeva un intervento immediato. A quanto pare l’appello è rimasto inascoltato e, adesso, un dramma è avvenuto sull’isola della Maddalena, in Sardegna, dove una mamma incinta avrebbe perduto il proprio bimbo forse proprio a causa dell’assenza sul territorio del punto di nascita e, conseguentemente, dei ritardi nei soccorsi.

“Non si può più tacere né attendere oltre – ha aggiunto la Donato – di fronte alla scellerata scelta di chiudere i punti nascita nelle isole minori di Sicilia e Sardegna. Tutto ciò espone a gravi rischi la salute delle gestanti e dei nascituri ed è pertanto intollerabile e incompatibile col diritto alla salute che la Costituzione afferma come inviolabile per tutti i cittadini. Chi vive nelle isole minori non può essere costretto a trasferirsi al di fuori del proprio territorio se vuole avere un figlio in serenità e sicurezza”.

“Rinnovo il mio appello, fino ad oggi inascoltato, al Ministro della Salute – ha detto infine l’europarlamentare della Legaaffinché rimuova tutti gli ostacoli normativi (anche modificando il DM 70/2015 in materia) e di ogni altro genere, che impediscono il godimento di tale diritto alle donne residenti nelle isole minori, a partire da quelle siciliane come Pantelleria, Lipari e Lampedusa e sarde, come La Maddalena, ma anche a quelle delle altre isole italiane dove non siano presenti punti nascita facilmente e velocemente raggiungibili da chi vi abita. Ogni ulteriore giorno di ritardo significa colpevole indifferenza verso la vita e la salute di moltissime donne, madri o future madri oltre che dei loro piccoli”.

“Un contributo di noi giovani amministratori fatto di idee e progetti per far sì che l’Anci possa ancora di più rappresentare le tante istanze sul territorio che i cittadini chiedono che vengano accolte. E questo potrà avvenire soltanto grazie ad un lavoro di condivisione, che abbia come obiettivo la crescita della comunità in cui viviamo”.

Sono queste le prime parole espresse dalla consigliera comunale di Bagheria, Anna Zizzo (Lega), nominata ieri, dal coordinamento regionale dell’Anci, componente del Coordinamento regionale di Anci Giovani Sicilia

“Per me che sono un volto nuovo della politica, avendo svolto fino adesso la professione di avvocato – ha aggiunto la neo componente dell’Anci giovani – è una sfida che rappresenta una grande conquista”.

“Sono fiera di rappresentare i giovani amministratori locali – ha concluso Anna Zizzo –  che con tanta forza e determinazione si impegnano per costruire un nuovo Paese e cercherò di affrontare responsabilmente questo compito, nella consapevolezza del ruolo istituzionale di cui sono stata investita”.

Diventerà il più grande aeroporto del mondo con l’intento di superare gli scali americani. E’ il “Beijing Daxing International Airport” di Pechino (Cina) progettato nel 2014 dall’architetta irachena Zaha Hadid che si è ispirata all’architettura tradizionale cinese. Lo scalo sarà operativo alla fine di settembre. Costo dell’opera: 11 miliardi di dollari. Un vero gioiello tecnologico, tra robotica, intelligenza artificiale e spazi che simboleggiano la grandezza della Cina. Sono bastati appena cinque anni per realizzarlo.

La sua estensione è pari a 97 campi di calcio e entro il 2040 dovrebbe raggiungere un flusso di 100 milioni di passeggeri. La struttura sarà collegata con il centro della città con treni metropolitani che viaggiano alla velocità di 160 chilometri orari.

L’attuale aeroporto internazionale di Pechino (PEK) sta raggiungendo la piena capacità, rendendo quasi impossibile per le compagnie aeree aggiungere voli nei momenti desiderabili. Oltre ad essere il secondo aeroporto più trafficato del mondo è anche uno dei peggiori per i ritardi.

Il nuovo scalo ha la forma di una stella marina che ricorda la forma di una nave “aliena” a 6 braccia e possiede quattro piste di atterraggio e di partenza. La sua capacità iniziale sarà di 300 decolli e atterraggi all’ora, si prevede inoltre che i voli da Daxing copriranno 112 destinazioni in tutto il mondo già dalla prossima primavera.

L’atrio centrale, caratterizzato da curve che compongono un paesaggio ondulato, è sostenuto da otto gigantesche colonne a forma di C, ognuna con un lucernario largo 106 metri nella parte superiore, che riempie il terminale di luce naturale. All’interno del Beijing Daxing Airport negozi di moda e bellezza di lusso, ristoranti, bar e hotel suddivisi in 7 piani. L’aeroporto si trova a circa 50 chilometri dal centro della città e, nonostante il traffico, è facilmente raggiungibile con i treni express. In meno di 20 minuti, infatti, i passeggeri si ritrovano in aeroporto.

VIDEO AEROPORTO (fonte laRepubblica.it)

(Fonte fotografie: Getty images)

“Sono convinto che l’incarico meritatamente conferitole è tra i più importanti se non il più importante che si possa ricevere oggi. Infatti in un’ora drammatica per il presente e il futuro della nostra civiltà e dei nostri popoli, caratterizzata da un caduta verticale della sana antropologia e l’avvento di un confuso sincretismo frammisto a relativismo, disorientamento e sfiducia frutto di vuoto esistenziale, il dirigere chi si deve occupare di formazione, di trasmissione della saggezza e di educazione sia compito arduo e grandioso insieme”.

E’ quanto afferma Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, in una lettera aperta rivolta a Raffaele Zarbo, neo dirigente dell’ufficio scolastico regionale della Regione siciliana.

“Chi insegna – dobbiamo ricordarci – non è padrone della nostra conoscenza, ma collaboratore della nostra saggezza: ci conduce per mano, con i suoi discorsi, a incontrare la verità delle cose. Dobbiamo indirizzare i nostri formatori, i nostri maestri, a superare la riduzione della persona a prodotto di una serie di meccanismi biologici come è stato spesso ridotto.
Occorre costruire cammini di liberazione dalla violenza di un basso e diffuso materialismo, dall’agnosticismo e dal naturalismo. E ricordare che solo la verità delle cose rende liberi”.

“L’educazione è processo con cui si fa crescere secondo la natura di ciò che cresce: si cava – in altri termini – ciò che già c’è, ma allo stato potenziale.
Queste sottolineature potrebbero sembrare riflessioni generiche e lontane dal tema della scuola e del dirigerla e amministrarla. Ma ritengo ne siano invece le premesse. Perché solo una profonda rimeditazione su alcuni punti fermi circa l’educazione può essere caparra di rinascite autentiche profondamente umane così come sociali ed economiche e non solo di facciata e mai interiorizzate”.

“Secondo il grande storico britannico Christopher Dawson, è necessario che l’uomo occidentale inverta la tendenza che ha dominato la nostra civiltà durante gli ultimi secoli e recuperi l’uso delle sue facoltà spirituali superiori, atrofizzate nella ricerca del potere politico, finanziario e tecnocratico. Tale riscoperta, sia religiosa che filosofica, presuppone la riforma del sistema d’istruzione, che non veicola più l’esistenza del fattore spirituale sia nell’interiorità individuale che nella vita associata. Fino a che la tradizione culturale cristiana avrà spazio nell’istruzione superiore, la vittoria del secolarismo nella cultura e della sua proiezione sociopolitica non sarà completa, e l’ordine tecnocratico, che oggi minaccia la libertà e la stessa esistenza dell’uomo, potrà essere subordinato a un principio superiore l’unico capace di limitarne le potenzialità totalitarie”.

Infine Pagano ha espresso gli auguri a Zarbo per il “lavoro che ha di fronte, lavoro che può diventare di portata storica, ricco di prospettive e di grande valore”.

La professoressa palermitana Rosa dell’Aria non sarà sanzionata. “La soluzione è stata trovata e, quindi, non è più necessario fare ricorso al Tribunale di Palermo: una dichiarazione di illegittimità della sanzione che fa venir meno gli effetti giuridici della sanzione stessa”.

Sono gli avvocati Fabrizio La Rosa e Alessandro Luna, legali della docente a parlare immediatamente dopo l’incontro avuto a Palermo con i dirigenti del Ministero della Pubblica istruzione. “Nei prossimi giorni – come loro stessi hanno confermato – ci incontreremo per definire i dettagli in modo formale”.

L’insegnante, che era già rientrata lunedì scorso al liceo industriale di Palermo “Vittorio Emanuele III, era stata sospesa per 15 giorni dal provveditore Marco Anello. La vicenda era scaturita da un lavoro svolto dagli alunni della docente che avevano paragonato le leggi razziali al decreto sicurezza di Salvini. E da li era scattata la sospensione e la sanzione contro la professoressa perchè ritenuta colpevole di omesso controllo.

(fonte foto Balarm.it)

Non si ferma la scia di polemiche attorno alla vicenda che riguarda il ritorno in Rai del giornalista Gad Lerner. Questa volta ad attaccare Matteo Salvini, reo di aver lanciato un “editto” contro lo stesso Lerner è Davide Faraone, ex sottosegretario del governo Renzi e braccio destro in Sicilia dell’ex segretario Pd.

Faraone su Facebook ha postato il video di Salvini nel quale il viceministro parla di Lerner e del suo debutto a giorni su Rai3 con il programma L’approdo: “Si sentiva proprio il bisogno di portare in Rai un volto nuovo come Gad Lerner nella Rai del cambiamento. Me lo ricordo già trent’anni fa ad attaccare la Lega”.

L’esponente renziano scrivesu Fb: “Salvini scambia Salini, l’amministratore delegato Rai, per il suo cameriere. Vuole ordinargli chi può lavorare e chi no nella televisione pubblica. Ricordi il capo della Lega Nord, che può comandare solo a Radio Padania, la Rai è di tutti i cittadini per fortuna”.

Un durissimo attacco che segue una dichiarazione fatta dallo stesso Lerner: “Mi limito a ricordare che per ora grazie al cielo la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata ieri”.

Quindi, adesso, l’occhio sarà puntato sulle cinque puntate del programma di Lerner che, forse, diventerà un’altra “Arena” ma non quella di Giletti. E l’ulteriore scontro, se i temi dovessero essere tutti contro l’imperante sovranismo salviniano, potrebbe di fatto avvantaggiare il segretario della Lega. Un’altro errore della sinistra? Non resta che aspettare il 3 giugno data di debutto del programma.

Niente espulsione per Paul Yaw, il ghanese che da due settimane digiuna insieme con il missionario laico Biagio Conte nella piazza in cui è stato ucciso padre Pino Puglisi a Palermo.

Il Tar, come cita l’Adnkronos, questa sera ha accolto la sospensiva del provvedimento di rigetto della domanda di permesso di soggiorno. Nei giorni scorsi Giorgio Bisagna dell’Associazione Adduma, che si occupa di diritti umani, e che segue il caso di Paul Yaw, ha depositato il ricorso al Tar contro il rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno. Yaw, infatti, ha ricevuto parere negativo alla sua richiesta di rinnovo di permesso di soggiorno. Da dieci anni lavora come idraulico all’interno della missione, ma questo non gli è bastato a ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Proprio oggi pomeriggio al digiuno in piazzale Anita Garibaldi si sono uniti in centinaia. In corso un presidio attorno a Biagio Conte, arrivato al 15esimo giorno di digiuno, con le catene ai piedi.

Il missionario laico Biagio Conte

“Sono molto soddisfatto per la decisione del Tar e aspettiamo che la questione possa condurre a una veloce conclusione della vicenda”, commenta l’avvocato Bisagna con L’Adnkronos. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’arcivescovo Corrado Lorefice hanno fatto nei giorni scorsi visita a Biagio Conte (clicca qui per leggere il nostro articolo): “La Chiesa e le istituzioni si stringono attorno a Biagio Conte che dà voce all’uomo invisibile”, avevano detto Orlando e Lorefice. “In una Palermo che non dimentica nessuno”.

E’ stato dopo che il decreto di espulsione è arrivato a Paul, ospite da dieci anni nella missione Speranza e Carità a Palermo, che Biagio Conte ha deciso di scendere in strada a digiunare per opporsi a quella che ritiene “una palese ingiustizia”.

Paul Yaw Aning, 51 anni, è un migrante irregolare, con permesso di soggiorno scaduto che non è stato possibile rinnovare, finito così nelle maglie della giustizia italiana. Paul arriva in Italia 17 anni fa, a Bologna, per lavorare in fabbrica. Poi la crisi, la chiusura dell?azienda. Dieci anni fa il giovane ghanese si trasferisce a Palermo, trovando ospitalità nella missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte. Paul diventa uno dei principali collaboratori di Biagio. E’ idraulico e diventa un prezioso riferimento delle tante cose da fare quotidianamente in una struttura che ospita oltre mille senzatetto. Poi, l’arrivo del decreto di espulsione emesso dal prefetto e da un provvedimento di accompagnamento alla frontiera firmato dal questore, decisioni convalidate il 26 aprile dal giudice di pace.

(fonte adnkronos)