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Un altro sondaggio, firmato questa volta dall’Istituto #Bidimedia dà vincente al primo turno il candidato del cdx per il Comune di Palermo, Roberto Lagalla. Nei giorni scorsi erano usciti dei dati, sempre da prendere con le pinze, che davano un testa a testa tra lo stello Lagalla e il candidato del centrosinistra, Franco Miceli.

Continuano, dunque, le rilevazioni sulle più importanti città al voto il prossimo giugno. Dopo Padova, Verona e Parma e Genova Bidimedia pubblica quello di Palermo, il maggiore comune del Meridione al voto nel 2022.

Il sindaco uscente è Leoluca Orlando, sostenuto dal centrosinistra, giunto al quinto mandato, il primo nel lontano 1985. Essendo quello iniziato nel 2017 il secondo consecutivo, Orlando non può ripresentarsi in questa tornata elettorale. Il Centrodestra proverà a riconquistare il capoluogo siciliano che ha già governato, da quando esiste l’elezione diretta del sindaco, tra 2001 e 2012, candidando l’ex rettore universitario Roberto Lagalla. A sfidarlo si è formata una compagine con parte del Csx (a partire dal PD) e M5S, che candida Franco Miceli. Corrono invece da soli i partiti liberali del Csx: Azione e +EU sostengono, assieme ad altre civiche, Fabrizio ferrandelli; anche la Sinistra radicale ha scelto la strada della candidatura autonoma con Rita Barbera. Chiudono il parterre dei candidati Francesca Donato, ex eurodeputata leghista no-vax e no-green pass che ha ottenuto alcuni curiosi appoggi trasversali che spaziano dall’estrema destra alla sinistra di Ingroia, e Ciro Lo Monte per Il Popolo della Famiglia e Italexit di Paragone.

Dai risultati del sondaggio risulta molto probabile che Palermo avrà un sindaco eletto al primo turno. Roberto Lagalla, infatti, vola al 48,9% e grazie alla particolare legge elettorale siciliana supera ampiamente la quota necessaria ad evitare il ballottaggio. Franco Miceli si ferma sotto al 33%, lontanissimo dal rivale di Cdx, penalizzato probabilmente anche dalla candidatura liberale di Ferrandelli all’11 per cento. Gli altri candidati, Barbera, Donato e Lo Monte, si attestano tutti tra i 2 e i 3 punti percentuali. Partita quindi che appare chiusa, come possibile vedere subito sotto anche dalla forza delle rispettive liste e coalizioni.

Ricordiamo che la legge elettorale siciliana per le comunali è diversa da quella del resto d’Italia: nell’isola è sufficiente superare il 40% dei voti validi per evitare il ballottaggio ed essere eletti al primo turno. Se due candidati superano la soglia del 40%, vince direttamente chi ottiene più voti.

Intenzioni di voto politiche

Prima di analizzare le intenzioni di voto per le elezioni comunali, ci concentriamo sullo scenario politico della città e sui risultati di eventuali elezioni politiche a Palermo. A differenza delle città del centro-nord fin qui esaminate, in Sicilia il M5S mantiene una solida base di consensi tanto da essere primo partito cittadino con il 20,8%, pur avendo dimezzato la percentuale ottenuta alle scorse elezioni politiche. Molto prossimi al movimento troviamo FdI, in fortissima ascesa negli ultimi mesi, e il PD, anch’esso in ripresa dopo anni di crisi in Sicilia (alle politiche 2018 i Dem ottennero a Palermo solo il 12%). Rispetto a 5 anni fa crolla invece FI che passa da oltre il 20 al 13%. Lega al 8,5% e federazione liberale Azione/+EU sopra ai 4 punti percentuali; piccoli partiti di csx tra 1 e 2%, altre liste all’8% complessivo.

I dati delle liste

Al meridione la composizione e il numero di liste che sostengono i candidati è particolarmente importante; tale tendenza a Palermo è pienamente confermata. Il Centrodestra ha infatti messo in piedi una vera e propira corazzata, con ben 9 liste a sostegno di Lagalla. L’effetto è dirompente, tanto che la coalizione di cdx supera il 50% ottenendo olyre 2 punti in più rispetto al candidato, trainando quindi Lagalla verso la vittoria. FdI sarebbe sia prima lista della coalizione, sia primo partito cittadino con il 14%. L’affluenza prevista è intorno al 50%, in lieve calo rispetto al 52% del 2017.

Il ballottaggio

Nell’improbabile caso che la competizione si trascini fino al ballottaggio, comunque non sembra esserci storia. Roberto Lagalla incrementerebbe ancora il suo vantaggio arrivando al 56% dei voti, lasciando solo il 44% lo sfidante progressista Miceli. L’affluenza in questo caso scenderebbe a circa il 45% in ovvio calo rispetto al primo turno, data l’assenza del traino delle liste.

Probabilità di vittoria e previsioni

I palermitani sembrano essere certi della vittoria del candidato di Centrodestra Roberto Lagalla. Quasi il 59% degli elettori, infatti, ritiene che Lagalla riuscirà a vincere la sfida con i suoi competitori.  Viceversa solo il 14% crede alla vittoria dello sfidante Franco Miceli, percentuali ancora più basse per gli altri candidati. La partita sembra dunque essere sostanzialmente chiusa.

(fonte foto PalermoToday)