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L’antica cultura giapponese raccontata attraverso una miscellanea di antico e moderno, dove tradizioni ancestrali convivono in perfetto equilibrio con influenze contemporanee. Il Paese del Sol Levante, isolato per secoli dal resto del mondo, poggia le sue fondamenta su un insieme di valori che attribuiscono la massima importanza all’armonia sociale, al rispetto e all’educazione verso il prossimo. Infatti, non a caso la gentilezza dei giapponesi è famosa in tutto il mondo.

Il Giappone è custode di una cultura molto antica, le cui origini risalgono addirittura al 13.000 a.C. e tuttora influenzata dalla religione shintoista locale, dal buddismo e dal confucianesimo. Ma non è una terra che guarda solo al passato. Sebbene legata ai suoi usi e costumi tipici, è estremamente proiettata verso il futuro e l’avanguardia tecnologica. Ed è proprio questo incontro tra due mondi che rappresenta il cuore della cultura giapponese moderna, capace di rendere il Giappone un luogo affascinante e unico nel suo genere.

Il rito della cerimonia del tè

Per capire quali sono le caratteristiche della cultura giapponese c’è una parola che occorre assolutamente conoscere: omotenashi, ovvero “prendersi cura degli ospiti con tutto il cuore”. Il termine è un microcosmo del Paese stesso, che rappresenta la mentalità giapponese dell’ospitalità incentrata sulla cura piuttosto che sull’aspettativa. Girovagando per il il Paese del Sol Levante sarà normale avere a che fare con sorrisi e inchini (più profondo è l’inchino, maggiore è il rispetto che si prova per l’altra persona), specialmente in occasione di esperienze culturali come i ryokan (locande in stile giapponese), kaiseki (banchetto giapponese) e sado (cerimonia del tè). L’ omotenashi incarna l’essenza dell’accoglienza tipica giapponese che punta a garantire la migliore esperienza possibile per l’ospite. Questo incredibile senso di ospitalità inizia ad ogni porta. Quando entrate nei negozi o nei ristoranti, aspettatevi di sentire il caloroso benvenuto in giapponese: “Irasshaimase”. Un educato cenno del capo o un sorriso è tutto ciò che dovete offrire in cambio.

Tipica accoglienza giapponese (omotenashi) 

Sebbene lo stile di vita giapponese sia stato occidentalizzato di recente, i giapponesi fanno ancora tutto il possibile per preservare il loro ricco patrimonio culturale praticando la cerimonia del tè, indossando kimono e studiando arti e mestieri tradizionali fin dalla prima infanzia.

L’arte giapponese di disporre i fiori, detta kado, o, come è più comunemente nota, ikebana, implica un calcolo meticoloso e un profondo senso artistico. Ikebana significa letteralmente “rendere vivi i fiori” o “dare vita ai fiori”. Durante il periodo Heian, i sacerdoti che si occupavano della sistemazione degli altari erano chiamati ikebono e sono i primi maestri conosciuti ad aver sviluppato il modo migliore di disporre i fiori. L’ikebana ha regole basilari influenzate dalla semplicità e dal minimalismo del buddismo. C’è anche un aspetto spirituale coinvolto quando si sente la connessione con la natura nell’atto, fornendo relax per il corpo, la mente e l’anima. L’arte di creare un “mondo” o una “storia” all’interno dell’opera è straordinariamente profonda, ed è qui che risiede il fascino dell’ikebana.

L’arte giapponese di disporre i fiori (Ikebana)

La cerimonia del tè giapponese consiste nel preparare e bere il tè matcha in modo cerimoniale utilizzando utensili tradizionali. Un rito raccontato in moltissimi libri in Giappone, che va ben oltre il semplice consumo della bevanda, in quanto segue un codice di comportamento molto preciso. Lo scopo della cerimonia del tè giapponese è infatti creare un legame tra il padrone di casa e l’ospite ma anche ottenere un momento di pace interiore nella frenetica vita quotidiana. Durante la cerimonia, infatti, i partecipanti praticano silenzio, rispetto, consapevolezza e purificazione simbolica: obiettivi che vengono raggiunti anche durante la realizzazione e la contemplazione dei tipici giardini Zen giapponesi. Sebbene alcuni giapponesi ad oggi eseguano la cerimonia del tè solo come un hobby, la maggior parte delle persone la considera ancora una forma di arte tradizionale, conosciuta come l’arte del tè.

L’arte giapponese del Kimono

L’indumento tradizionale giapponese è il kimono, caratterizzato da maniche ampie e lunghe per far passare il vento e raffreddare il corpo nei caldi giorni d’estate. Realizzato tradizionalmente in seta e indossato da oltre 1000 anni, ogni kimono presenta un motivo ispirato ai simboli della cultura giapponese. Qualche esempio? Le gru rappresentano la longevità, i pini simboleggiano il nuovo anno, mentre il fiore di crisantemo indica la famiglia imperiale. Consiglio: per chi ha voglia di portare un pizzico di oriente nella propria vita, il kimono rappresenta certamente un capo super versatile da tenere sempre nell’armadio.

(fonte Elle.com)