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Sono dei numeri al rialzo che mettono a rischio la Sicilia, attualmente in zona arancione e che potrebbe diventare rossa. A Palermo oggi sfiorati 600 nuovi contagi. L’Isola, dunque, torna ad essere la seconda regione in Italia per numero di contagi giornalieri dopo la Campania. Per la precisione sono 1.069, secondo il report quotidiano del Ministero della Salute, i nuovi positivi su 20.619 tamponi processati, con una incidenza del 5,2%, lievemente al di sotto della media nazionale.

Le vittime sono state 13 e portano il totale a 5.305. Il numero degli attuali positivi è di 26.091, con incremento di 581 casi; i guariti sono infatti 475. Negli ospedali i pazienti Covid ricoverati salgono a 1.428, 13 in più rispetto a ieri, dei quali 174 in terapia intensiva, tre in meno. La distribuzione territoriale dei contagi vede la provincia di Palermo con 584 nuovi casi, oltre la metà di quelli rilevati su tutto il territorio regionale, segue Catania con 210, Messina 101, Siracusa 37, Trapani 19, Ragusa 66, Caltanissetta 33,Enna 18 e Agrigento con un solo caso.

Intanto in queste ore in Sicilia arriveranno 30 mila vaccini anti-Covid: 19.200 dosi di Moderna e 10.800 di Astrazeneca. L’obiettivo è quello di vaccinare in tempi brevi tutta la popolazione, anche i cosiddetti “invisibili”. È l’iniziativa “Accanto agli ultimi”, lanciata dal governo regionale, in collaborazione con il Comune di Palermo, la Fondazione Sicilia e la Croce rossa italiana per vaccinare anche chi vive in condizioni di povertà e marginalità sociale. In particolare ai senzatetto over 60 sarà destinata una parte del siero Johnson & Johnson, che ha bisogno di una sola inoculazione.

E mentre la Sicilia resta in zona arancione, con diversi comuni “rossi”, i ristoratori e le altre categorie colpite da chiusure prolungate tornano a farsi sentire. Come è avvenuto oggi in piazza a Enna, con i tavoli apparecchiati davanti alla Prefettura per la manifestazione “Mai più chiusi”, che ha visto la partecipazione di oltre 200 manifestanti. Si chiede al governo Draghi l’eliminazione del coprifuoco e dei colori che condizionano l’andamento della vita economica.

Infine, sul versante delle sanzioni 21 sono state le persone denunciate dalla polizia alla Procura di Caltanissetta. Si tratta dei i partecipanti al rave party organizzato la notte tra sabato e domenica scorsa nelle campagne Nissene in violazione delle norme anti Covid.

Quindi un quadro che non promette nulla di buono, grazie anche ai comportamenti sbagliati di pochi che vanificano gli sforzi e i sacrifici di tantissimi siciliani. E il periodo estivo si avvicina con tutte le incognite di un liberi tutti che, ad oggi, sembra proprio una chimera.