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Il virus in Sicilia sembra non voler mollare la presa. Sono 1.412 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 34.077 tamponi processati, con una incidenza del 4,1%. La Regione è quinta per numero di contagi giornalieri.

Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 23 e portano il totale a 5.241. Il numero degli attuali positivi è di 25.628 con un incremento di 440 casi rispetto a ieri; i guariti sono 949. Negli ospedali i ricoverati sono 1.422, 34 meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 178, 4 meno rispetto a ieri. La distribuzione tra le province, vede Palermo 469 casi, Catania 336, Messina 96, Siracusa 97, Trapani 22, Ragusa 142, Caltanissetta 106, Agrigento 124, Enna 20.

Intanto, Palermo rimarrà rossa fino al 28 aprile così come Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno.

Ulteriore proroga di zona rossa, sempre fino al 28 aprile, è stata disposta per i comuni di Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta e Lampedusa e Linosa nell’Agrigentino. Inoltre, a seguito delle relazioni delle competenti Aziende sanitarie e sentiti i sindaci interessati, sono state istituite nuove zone rosse per i comuni di Cattolica Eraclea in provincia di Agrigento, Gela nel Nisseno e Randazzo in provincia di Catania, a partire dal 24 aprile fino al 5 maggio compreso. Invece i rimanenti comuni della provincia diventano arancioni.

Cala di quasi un punto la Lega di Matteo Salvini, che rimane, comunque, sempre il primo partito. Aumentano il consenso il M5s, FdI e Forza Italia. Risale anche il Partito democratico che, con il nuovo corso a guida Enrico Letta arriva al 19,1 per cento. Lievissimo balzo di Azione e Italia Viva, rispettivamente di Calenda e Renzi. E’ quanto emerge dal sondaggio elettorale commissionato dal Tgla7 di Enrico Mentana all’Swg e mandato stasera in onda.

Questa la tabella del Tgla7 con tutti i dati:

“Il prossimo anno deve parlare siciliano. Non solo per promuovere i prodotti della nostra terra ma soprattutto per sostenere quegli imprenditori locali che, a causa della pandemia, rischiano di perdere quanto faticosamente avevano costruito puntando sulla qualità e la genuinità del territorio sganciandosi dalla produzione commerciale e dalle logiche del marketing delle grandi aziende”.

A lanciare la proposta è Margherita Tomasello, presidente dell’Accademia Siciliana della Pasta che vuole essere un punto di riferimento sul mondo dei prodotti biologici e certificati a km0. Oltre alla pasta realizzata dai mulini locali già in vendita nei supermercati con il marchio “Sicilia Naturalmente”, Tomasello ha deciso di lanciare due pacchi che portano il nome delle bellissime isole siciliane di Ustica e Lipari con all’interno prodotti rigorosamente made in Sicily.

“Chi vorrà acquistarli troverà al loro interno la pasta prodotta in modo artigianale con il 100 per cento di grano duro siciliano – dice l’imprenditrice, la cui famiglia è stata proprietaria dello storico pastificio palermitano – ma anche la salsa di datterino, selezionata attentamente per il suo sapore intenso e Mediterraneo che evoca l’Isola in ogni piatto, e l’olio extra vergine d’oliva, Igp siciliano, estratto a freddo. E in più un piccolo regalo: i grembiuli e i poggia caffettiere realizzati da piccoli artigiani delle nostre province che, giorno dopo giorno, lavorano per tramandare la nostra tradizione, sia pure in chiave rivisitata e moderna”.

Nonostante la pandemia, il bilancio di quest’anno di Accademia Siciliana della Pasta, si chiude con un saldo nettamente positivo. E’ in corso, infatti, il complesso procedimento che in un paio d’anni potrebbe portare al riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (I.G.P.) della pasta siciliana: ci sono già state le prime riunioni, in videoconferenza, con i più importanti pastifici regionali per creare una sorta di “cartello” di produttori siciliani che aderiscono all’iniziativa. Si tratta del primo ma decisivo passaggio per presentare la proposta alla Comunità Europea: Accademia Siciliana della Pasta sarà affiancata dal Consorzio Ballatore, ente di ricerca pubblico che studia l’intera filiera dei cereali, i cui soci fondatori sono l’assessorato regionale Agricoltura; la Cooperativa Agricola Valle del Dittaino; il Centro Studi Operativi Tecnici ed Economici Nino Zizzo e il Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.

“Lo scopo – continua Margherita Tomasello – è di contrastare l’arrivo in Sicilia di grano canadese, contenente glifosato (una sostanza chimica che serve per aumentare il tasso di glutine, ndr), che viene acquistato per il suo basso costo e che non garantisce un prodotto di qualità. La certificazione interessa un mondo di centinaia di produttori siciliani e “impatta” sui consumatori, i quali, grazie al marchio Igp, potranno acquistare la pasta realizzata con un preciso protocollo che ne assicura la tracciabilità e la genuinità di tutte le sue componenti”.

L’IGP dedicato alla “Pasta di Sicilia” dovrà essere ottenuto dall’impasto della semola di grano duro siciliano con acqua locale, così come i formati per il consumo dovranno essere diversi, tutti tipici, e frutto della fantasia dei pastai: “Non è ammissibile – conclude il presidente dell’Accademia Siciliana della Pasta – che la pasta siciliana non abbia ancora la denominazione d’origine che viene assegnata a quei prodotti agricoli o alimentari che vengono realizzati in uno specifico territorio, come ad esempio è avvenuto con la Pasta di Gragnano. La nostra pasta, grazie al clima e alla genuinità dei grani selezionati e maturati al sole, offre una qualità superiore e non ha nulla da invidiare a etichette più famose rendendola riconoscibile al tatto e al gusto e particolarmente adatta ai sughi e ai condimenti. Inoltre siamo conosciuti nel mondo per la maestria dei pastai e non a caso la Sicilia è la regione con più consumatori di pasta pro-capite, quasi il 40 per cento rispetto al resto del Paese”.

(Fonte foto copertina: lavocedinewyork.com)

E’ una dichiarazione pesantissima quella pronuncia dal professore Walter Ricciardi, ospite al programma di Radio1 Rai, “Un Giorno da Pecora”, consulente del ministro della Salute, Speranza.

“Questi lockdown sono per due settimane, anche se per me ci vorrebbe più tempo per appiattire la curva epidemica. Con i dati che abbiamo, che sono perfino superiori rispetto a quelli di febbraio o marzo in termini numerici, non voglio spaventare nessuno, ma probabilmente due settimane sono insufficienti per arrestare la curva e sicuramente lo sono per invertirla”.

“Com’è successo a Wuhan: quando fai il lockdown ci vuole molto tempo affinché i dati si stabilizzano – afferma ancora Ricciardi – e poi diminuiscono, normalmente, dopo due mesi”.

Il consulente del ministro Speranza, alla domanda su quanto potranno durare le chiusure di questa seconda ondata, ha detto: “Dobbiamo valutare di settimana in settimana ma la mia previsione è che durino almeno un mese o un mese mezzo“. Ha spiegato, infine, di immaginare un Natale “prudente, con celebrazioni sobrie e attente”.

Quindi senza giri di parole ha voluto anticipare uno scenario che temevamo potesse concretizzarsi. E oggi i dati nazionali parlano chiaro con 37.809 positivi e 446 morti.

(fonte Corriere.it)

Sono scesi pacificamente stamane in piazza, davanti al Teatro Massimo di Palermo, allo slogan: “non fermate lo sport”. Si tratta di un gruppo di gestori e sportivi delle palestre, piscine e scuole di danza della città che hanno ribadito il proprio no all’ultimo decreto del premier Conte, che ha chiuso di fatto le loro attività.

A prendere parte alla manifestazione è stato Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle aquile, che ha espresso solidarietà ai lavoratori.

“Nonostante siano state applicate tutte le norme, con un costo non indifferente, e nonostante non vi siano focolai accertati da diffusione di covid in palestra – ha affermato Gelarda – il decreto Conte è calato su di loro come una scure. Fermare le palestre significa fermare anche una sana attività sportiva che aiuta a rinforzare le difese immunitarie”.

“Ciò che chiedono adesso gestori e dipendenti, per non condannare definitivamente la categoria – ha concluso il consigliere comunale – è un ristoro a tutte le perdite che avranno e che hanno avuto. Lo sport è una parte importante e sana della nostra società”.

I dati parlano da soli e la dichiarazione del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza è inequivocabile: “Ieri i nuovi positivi erano 26.831, oggi 31.084“. 

Numeri davvero preoccupanti che fanno pensare ad un lockdown che potrebbe essere annunciato in tempi più brevi del previsto.

L’analisi della situazione epidemiologica in Italia per la pandemia da Covid-19, negli interventi del presidente dell’Istituto Superiore di Sanita e del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, danno il senso reale di ciò che sta accadendo. I tamponi oggi sono stati oltre 215 mila e i morti 199.

Nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle regioni italiane, con valori superiori a 1,5. 

Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e 4 regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di Bolzano sono nello scenario 4. Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Quelle a rischio alto sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto.

“Cruciale il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati Covid. Sono al centro dei questo percorso assistenziale e a loro va il ringraziamento” Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

L’epidemia in Italia è in “rapido peggioramento” e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose regioni italiane”.

(fonte Ansa)

La Fiera del Mediterraneo di Palermo si trasforma in un vero e proprio “laboratorio di analisi” all’aperto. Da stamattina, infatti, sono iniziate le prime operazioni di tracciamento di eventuali soggetti Covid positivi attraverso la somministrazione di tamponi rapidi ‘drive-in’.

Tutti in coda, dunque, in auto, in moto e anche in bici nel percorso dei viali della Fiera, con un primo risultato che ha visto, su circa 500 esami eseguiti, l’individuazione di 20 soggetti positivi.

I primi ad essere convocati dall’assessorato regionale alla salute sono stati i dirigenti scolastici, gli insegnanti e il personale Ata. A coordinare le operazioni è stato Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo, alla presenza di Enzo Massimo Farinella e Tiziana Maniscalchi, rispettivamente direttore dell’unità di malattie infettive e responsabile del pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’, che fanno parte dello staff del commissario.

“Non c’è alternativa contro il dilagare dell’epidemia – ha detto il Sindaco di Palermo Orlando – che sta sempre più mettendo a dura prova il sistema sanitario che rischia di collassare da un momento all’altro con conseguenze che sarebbero drammatiche”. Presente anche l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza.

“Siamo molto soddisfatti – ha affermato Renato Costa – perché si tratta di un ottimo esempio di collaborazione tra istituzioni, assessorato alla salute, città metropolitana, comune di Palermo, Asp Palermo e protezione civile che hanno permesso di mettere in moto un meccanismo che sta lavorando in grande sintonia. Stiamo avendo una importante collaborazione da parte dell’utenza che sta dimostrando un grande senso di civiltà e di rispetto”.

La procedura prevede l’ingresso delle auto in Fiera, lato Monte Pellegrino, e poi il passaggio davanti alle tende dove il personale dell’Asp Palermo, medici e infermieri, esegue il tampone rapido con l’utente che resta a bordo della propria vettura. Dopo alcuni minuti di attesa arriva l’esito. Se risulta negativo viene rilasciato un certificato, se invece l’esito è positivo il soggetto interessato passa in altra tenda dove si effettuano i tamponi molecolari per accertare definitivamente l’eventuale positività.

Domani e domenica sarà possibile effettuare i test senza alcuna interruzione dalle 9 alle 16 e così anche la prossima settimana. “Dobbiamo verificare – ha concluso Costa – se cambiare il target del campionamento, ne parleremo anche con l’assessore”.

(fonte Ansa)

IL VIDEO IN FIERA CON L’INTERVENTO DEL SINDACO ORLANDO

Questi i dati pubblicati dal presidente della regione siciliana, Nello Musumeci su Fb sull’andamento del virus in Sicilia che, oggi, registra 68 i ricoveri. Si tratta di pazienti ricoverati oggi per #Coronavirus a fronte dei complessivi 708 soggetti positivi rilevati così come riportato dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute, in calo rispetto agli 860 di ieri.

Il dato dei ricoveri comprende anche le terapie intensive che, nello specifico, oggi vede un incremento di 8 pazienti. Il numeri dei guariti è di 244 persone. 11 i decessi. I tamponi processati sono stati 7499.

Questo il report dei contagi nelle province: 80 #Agrigento, 9 #Caltanissetta, 173 #Catania, #Enna, 24 #Messina, 228 #Palermo, 99 #Ragusa, 42 #Siracusa, 53 #Trapani.

E a ciò si aggiunge anche la presa di posizione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che provocatoriamente afferma: il #COVID19 non esiste? In provincia di Palermo 3.769 positivi: +58,9% in una settimana. I dati, aggiornati al 27 ottobre, li ha forniti dalla ASP ed elaborati il Comune di Palermo. Se vogliamo evitare il collasso del sistema sanitario, è ora di rispettare le regole di prevenzione”.

Questo il post su Fb del presidente della Regione siciliana Musumeci

Questo il post pubblicato su Fb dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando

Obiettivo dell’incontro: la condivisione di informazioni, il networking, l’individuazione di buone pratiche e di linee guida per migliorare il coinvolgimento e la consapevolezza di tutti gli attori coinvolti riguardo al tema dell’integrità dei fondali focalizzandosi sulle connessioni con il monitoraggio delle specie aliene.

L’incontro, che si è svolto oggi, attraverso la piattaforma zoom (cliccare qui per avere le informazioni) ha visto la partecipazione di agenzie istituzionali coinvolte nel sistema di gestione e monitoraggio del mare, operatori economici (pescatori, gestori di diving), rappresentanti di comunità ed enti locali, italiani e maltesi. Una risorsa da non sprecare verso una politica comune per l’integrità dei fondali del Mediterraneo.

L’evento, organizzato da ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nell’ambito dei processi partecipativi del progetto Harmony è consistito in un forum intersettoriale, con il quale si sono condivise idee e ipotesi sviluppate in seno al progetto su politiche comuni finalizzate alla protezione dei fondali marini.

L’integrità dei fondali marini del Mar Mediterraneo è fortemente minacciata da diverse forme di pressione antropica. Attività economiche come pesca, acquacoltura e turismo hanno un impatto sempre più pervasivo sull’ecosistema marino e minacciano, spesso irreversibilmente, gli equilibri ecologici degli ecosistemi marini più vulnerabili soprattutto in assenza di misure gestionali pensate ad hoc. La degradazione degli habitat marini è, tra le altre cose, un volano di facilitazione per la diffusione di specie non indigene, le cosiddette specie aliene.

Una delle misure più importanti per ridurre la probabilità di introduzione consiste nel monitoraggio delle caratteristiche ecologiche dei fondali marini e della loro integrità. Tuttavia, l’elaborazione di misure di gestione efficaci e sostenibili si basa su politiche comuni, su strategie transfrontaliere condivise tra i paesi che condividono lo stesso spazio marino e sulla partecipazione di diverse tipologie di attori pubblici e privati.

In questa prospettiva, la partnership italo-maltese del Consorzio Interreg “Harmony”, che coinvolge sette diversi attori del mondo della ricerca pubblica e istituzionale dei due paesi, ha ideato e realizzato un progetto che ha avuto come principale obiettivo quello di contribuire alla protezione della biodiversità marina nell’area italo-maltese attraverso la produzione armonizzata di misure di monitoraggio e di controllo condivise tra i due paesi transfrontalieri.

L’evento rappresenta la prosecuzione del percorso partecipativo del quale sono già stati realizzati 5 incontri di presenza in Italia e Malta e apre una serie di 6 eventi online in remoto programmati per l’autunno 2020, in ottemperanza alle linee guida governative per il contrasto alla Pandemia di Covid19.

Programma dei lavori

  • Apertura dei lavori e presentazione del percorso partecipativo: Dott. Fabrizio Alaimo (ISPRA)
  • Presentazione del Progetto Harmony Gianluca Sarà (UNIPA)
  • Il punto sulla Sea Bed Integrity tra Italia e Malta – Interventi di: Dott.ssa Maria Cristina Mangano, Dott. Simone Mirto
  • Luca Castriota: elementi di integrazione tra Seabed Integrity e NIS nell’ambito del Progetto Harmony
  • Facilitazione a cura di Maurizio Giambalvo e Davide Leone (Next)

E’ seguito un dialogo interattivo su strategie e strumenti operativi per l’armonizzazione delle policy interventi programmati di stakeholder istituzionali italiani e maltesi e interventi liberi dei partecipanti.

Il format del forum intersettoriale ha previsto uno spazio di discussione interattiva di circa 3 ore su piattaforma zoom. Inoltre, l’evento online è stato integrato da uno spazio web su google drive con documenti rilevanti sul tema del SI e aggiornamenti periodici via email. Il forum ha previsto il coinvolgimento diretto di soggetti pubblici e privati appartenenti a diversi settori e aree di attività ma con un comune interesse a perseguire gli obiettivi di protezione dello stato dei fondali marini del mediterraneo.

Per ulteriori informazioni sul progetto basta inviare una email all’indirizzo harmony.ispra@gmail.com o visitare il sito all’indirizzo: www.harmony-italiamalta.eu/.

Diminuiscono i positivi in Sicilia al Covid19. I nuovi contagiati sono 568 registrati nell’Isola nelle ultime 24 ore, a fronte di 38 ricoverati in più fra i quali tre in terapia intensiva. Salgono così a 10.945 gli attuali positivi. Di questi 775 sono i ricoverati: 677 in regime ordinario e 98 in terapia intensiva con un incremento di tre ricoveri. Sono 10.170 si trovano in isolamento domiciliare.

Anche oggi si registrano nuove vittime, sono 11 i decessi che portano il totale a 439. I guariti sono 167. I tamponi effettuati sono 4976. Sul fronte della distribuzione territoriale a Palermo 220 positivi in più, Catania 121, Messina 89, Trapani 3, Ragusa 2, Siracusa 65, Agrigento 35, Enna 24, Caltanissetta 9. (ANSA).